La 25enne scomparsa 7 anni fa, la mamma: «Vorrei una tomba su cui piangere la mia Florina»

Florina Simion
PIANIGA - «Mamma, esco cinque minuti". Era il tardo pomeriggio del 26 febbraio 2016. Da allora della 25enne Florina Simion non si è più saputo nulla....

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PIANIGA - «Mamma, esco cinque minuti". Era il tardo pomeriggio del 26 febbraio 2016. Da allora della 25enne Florina Simion non si è più saputo nulla. Domenica saranno passati sette anni esatti dalla sua scomparsa. In Prefettura a Venezia il suo nome risulta ancora inserito nell'elenco delle persone da ricercare. Inizialmente si era pensato ad una fuga volontaria e le ricerche, secondo prassi, iniziarono solo dopo tre giorni. Per una settimana Forze dell'ordine, Vigili del fuoco, Protezione civile e squadre di volontari ispezionarono il territorio, ma l'impegno fu ostacolato dal forte maltempo che stava imperversando nella zona. A causa della copiosa pioggia caduta, tutti i corsi d'acqua rivieraschi erano gonfi e proprio per tale motivo le ricerche si estesero fino al mare. Prima di uscire dall'abitazione di via Ariosto, a Cazzago di Pianiga, una casa prossima al centro di Dolo, Florina aveva ricevuto una telefonata. Si era portato con sé il cellulare ma non le medicine salvavita che doveva assumere ogni giorno. I familiari hanno sempre sostenuto che "si doveva vedere con una persona che qualche tempo prima l'aveva minacciata con un coltello perché non voleva cedere alle sue lusinghe".

L'avvocato veneziano Stefano Tigani, che per conto dell'associazione Penelope Italia ha sempre seguito il caso, ha fatto analizzare da un esperto i tabulati del cellulare della ragazza. Tre ore dopo l'allontanamento da casa, ma sempre nelle vicinanze della sua abitazione, il telefono è stato spento e da allora non è stato più riacceso. "Da quella maledetta sera non sono più riuscita a dormire - dice Nela Simion, madre di Florina. Ormai mi sono rassegnata, ma vorrei almeno una tomba su cui piangere. Mia figlia assumeva farmaci salvavita e quando stava fuori per diverse ore li portava sempre con sé. Quella volta è uscita in fretta con il cellulare ma non i farmaci, segno evidente che pensava di stare fuori casa per breve tempo". Qualche speranza di avere ritrovato il suo corpo si è riaccesa nella famiglia di Florina lo scorso 30 gennaio, quando in via della Chimica a Marghera sono stati rinvenuti i resti di una persona. Il luogo del ritrovamento dista meno di 15 chilometri dall'abitazione di Florina ed è raggiungibile in auto in circa un quarto d'ora. Quando è scomparsa la ragazza indossava scarpe da ginnastica bianche, jeans e un piumino nero. Tutto combacerebbe, se non fosse per il rinvenimento di un orologio da polso, tra l'altro da uomo, che invece Florina non portava mai. Gli esami per risalire a chi appartengano i resti sono ancora in corso. 

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Il Gazzettino