Fenice: salta il Barbiere di Siviglia In sciopero i lavoratori della cultura

VENEZIA La facciata del teatro La Fenice
VENEZIA - Una settimana infausta. Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo dopo l’allarme per l’incendio di lunedì mattina e per godersi la...

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VENEZIA - Una settimana infausta. Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo dopo l’allarme per l’incendio di lunedì mattina e per godersi la soddisfazione di essere riusciti a ripristinare il teatro in tempo per la prima del “Barbiere di Siviglia” - in scena regolarmente ieri sera - che la Fenice ha dovuto fare i conti con uno sciopero proclamato nei giorni scorsi dalla Cgil e che farà saltare la replica di questa sera. Costretti al superlavoro gli uffici per contattare gli abbonati del teatro e per avvertirli che lo spettacolo di stasera è stato annullato.


Il sindacato, infatti, solo giovedì pomeriggio ha comunicato la certezza che i lavoratori aderenti alla Cgil avrebbero partecipato alla manifestazione nazionale di tutti i lavoratori del comparto cultura (archeologi, storici, storici dell’arte, archivisti, bibliotecari, lavoratori della musica, della comunicazione, della ricerca) che si svolgerà questa mattina a Roma per chiedere al governo investimenti che aumentino la spesa per questo settore.E solo ieri sera la Cgil ha affidato a un comunicato le motivazione della propria astensione: «Manifestiamo contro la legge 160, che investe da vicino il mondo delle fondazioni lirico sinfoniche. La tutela e la valorizzazione dei lavoratori della cultura deve rappresentare una priorità per l’intero territorio veneziano, proprio nel momento in cui una delle migliori risposte alla degenerazione del turismo è la qualità dell’offerta e la centralità della cultura, questioni che da sempre hanno contraddistinto il nostro territorio. La difesa dei diritti di chi lavora in questo settore deve essere prioritaria».

IL SOVRINTENDENTE
Laconico il commento del sovrintendente Fortunato Ortombina: «È stata una settimana impegnativa, in questa settimana ho fatto fatica a intrattenere le relazioni sindacali - dichiara - ma la data della manifestazione era nota da tempo. Non voglio correre rischi, perché nella recita non c’è solo la parte scenica, ma anche quella tecnica, amministrativa... del resto nel diritto di sciopero sta anche l’effetto sorpresa, ed è un diritto garantito per cui non abbiamo potuto che sospendere lo spettacolo». 

ABBONATI E PUBBLICO

Molti dei 150 abbonati del teatro sono stati contattati direttamente dal servizio cortesia per optare sulla prossima data disponibile, domenica 28 ottobre alle 15,30, mentre gli acquirenti dei singoli biglietti potranno ottenere il rimborso direttamente alla biglietteria del Teatro di Campo San Fantin da oggi al 20 ottobre 2018, da domani anche agli sportelli VeneziaUnica dove il biglietto è stato acquistato. Mentre chi si è indirizzato agli acquisti online otterrà direttamente il riaccredito della somma sullo strumento di pagamento utilizzato
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Il Gazzettino