Il manager dei campioni: «Stefania testimonial ideale, spero anche portabandiera di Cortina 2026»

Vidotti e il duo d'oro
CORTINA - Il manager dei campioni, Andrea Vidotti, a Cortina: un appuntamento con il sindaco Gianpietro Ghedina, un aperitivo di lavoro, in un luogo che conosce alla...

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CORTINA - Il manager dei campioni, Andrea Vidotti, a Cortina: un appuntamento con il sindaco Gianpietro Ghedina, un aperitivo di lavoro, in un luogo che conosce alla perfezione. E che da martedì scorso, è soprattutto il paese natale di Stefania Constantini. È lei in questo momento l'ampezzana più famosa del mondo. Solo uno dei molti titoli che si merita. Potremmo aggiungere: la più forte giocatrice del mondo di curling; la rivelazione più bella della spedizione azzurra ai Giochi invernali di Pechino 2022; il volto più genuino e dolce del nuovo sport italiano. Esagerazioni? Forse. Una cosa è certa: Constantini è medaglia d'oro olimpica. Un tesoro che potrebbe essere valorizzato in molti modi. Anche dal punto di vista economico. Proprio per questo è interessante chiedere l'opinione a un manager sportivo dei più conosciuti in Veneto (e non solo): 55 anni, sandonatese, da anni residente a Treviso, Vidotti rappresenta campioni anche degli sport invernali quali Dorothea Wierer e Christof Innerhofer dopo aver lavorato con Alberto Tomba.

«La cosa che mi colpisce di più di questa impresa è che andiamo incontro a 4 anni di avvicinamento alle Olimpiadi Milano Cortina 2026, ma già da ora quella di Stefania può essere più di una candidatura al ruolo di portabandiera, che di solito spetta proprio a una medaglia d'oro. Quella di Constantini è una faccia pulita, un volto che funziona con un bellissimo sorriso».

Ci sono segnali precisi di come in pochi giorni sia cresciuto l'interesse attorno all'atleta ampezzana, per esempio «l'aumento esponenziale dei suoi follower su Instagram, 30 mila in poche ore. Tutti vogliono seguirla come fan». Agli occhi di un manager sportivo, quel profilo probabilmente dovrebbe venir gestito da adesso in poi in modo professionale, Potrebbe diventare, il canale social, un veicolo per promuovere marchi. Per le sponsorizzazioni. «Stefania piace anche per il modo in cui è entrata nelle case degli italiani, in punta di piedi. Poi devo fare i complimenti a chi come Dario Puppo, Alessandro Zisa e Diana Gaspari, su Eurosport ha saputo esaltare il racconto del torneo olimpico».

D'ora in avanti, «come Tamberi e Jacobs dopo Tokyo, Constantini riceverà molti inviti, vedrà aumentare la sua popolarità». Rispetto all'atletica però il curling faticherà a resistere in televisione, «ma è ingiustamente considerato uno sport minore. Come mi ha insegnato Innerhofer, comunque, una medaglia olimpica è per sempre. Chi è campione olimpico lo resta sempre». Vidotti conosce bene l'ambiente degli sport invernali così offre un «suggerimento alla Federazione, la Fisg (Federazione Italiana Sport Ghiaccio): porti in giro Stefania, per promuovere il curling. È importante poi che lei sia nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro, le darà una tranquillità, una base economica. Ma credo avrà bisogno di un consulente».

Un manager, appunto. Vidotti non si offre, «spesso gli atleti di questi sport chiedono alla Federazione - rivela - però qui c'è una potenzialità per diventare un personaggio. Una potenzialità da gestire bene».

Ma quanto vale adesso dal punto di vista del marketing sportivo una come Stefania Constantini?

«Funzionerebbe come la persona di cui ti fidi, con quel sorriso, i suoi risultati. Come una ragazza della porta accanto. La vedrei bene come testimonial di prodotti come yogurt, latte, cioccolatini. Beni di consumo».

Da testimonial ad ambassador: «Una persona attenta come Zaia capirà presto che una come Stefania Constantini può rappresentare il Veneto e le Dolomiti nel mondo». Uno scenario completamente nuovo, per una ragazza di 22 anni che oggi torna a casa e da domani avrà il mondo nelle mani.
 

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Il Gazzettino