Lascia l'auto accesa davanti all'edicola, gliela rubano sotto gli occhi

Lascia l'auto accesa davanti all'edicola, gliela rubano sotto gli occhi
MARGHERA - Ha lasciato l’auto davanti all’edicola solo per pochi secondi, il tempo di comprare il giornale e ripartire. Mai avrebbe pensato di vedersela soffiare da...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MARGHERA - Ha lasciato l’auto davanti all’edicola solo per pochi secondi, il tempo di comprare il giornale e ripartire. Mai avrebbe pensato di vedersela soffiare da sotto il naso: un ladro, arrivato in scooter, è salito in macchina ed è ripartito lasciandolo a piedi. Un colpo decisamente curioso, quello messo a segno ieri mattina da un bandito in via Beccaria a Marghera. 

L’uomo, intorno alle 11, aveva lasciato la sua Suzuki Swift, aperta e con il motore acceso, di fronte all’edicola. «Questione di pochi secondi», avrà pensato. Pochi secondi, sì, ma sufficienti perché un malintenzionato riuscisse a portare a termine il proprio piano. Il ladro è arrivato in scooter, casco ben calcato in testa. Non ci ha messo molto: ha lasciato sul posto il motorino, è salito in macchina ed ha ingranato la marcia. Il proprietario della Suzuki, allibito, ha solo potuto vedere la sua auto allontanarsi in velocità. Immediatamente ha chiamato il 112: i carabinieri del nucleo radiomobile e i colleghi di Marghera sono accorsi sul posto nel più breve tempo possibile nella speranza di prendere il ladro sul fatto, ma l’uomo era già riuscito a far perdere le proprie tracce. Si è scoperto che il motorino era stato rubato a Mirano in dicembre: il bandito, quindi, forse aspettava da un po’ la sua occasione e probabilmente non era la prima volta che utilizzava questa tecnica. 
I carabinieri hanno diramato targa e modello dell’auto a tutti i colleghi, anche oltre frontiera. Difficilmente il ladro potrà sperare di farla franca: sono diversi anche i portali, oggi, che permettono di riconoscere le auto rubate al solo passaggio. In questi casi, solitamente, i furti d’auto hanno solo due scopi: il primo è procurarsi un mezzo per una fuga in caso di colpo più grosso, un furto o una rapina. I professionisti preferiscono, in questo caso, auto di grande cilindrata: avere un mezzo potente è necessario in caso di inseguimento. Una utilitaria, in effetti, è poco indicata a questo scopo sia per la capienza sia per le prestazioni. L’altra destinazione potenziale di una macchina rubata, invece, è l’Europa dell’Est: qui, solitamente, le vetture vengono “riciclate” e vendute poi al mercato nero. Se così fosse, quindi, per farla franca il ladro dovrebbe riuscire a eludere i controlli della polizia di frontiera.
Non si può escludere, infine, che si sia trattato anche di una bravata di un qualche sbandato della zona. 

Il proprietario della Suzuki ha sporto denuncia, ora toccherà alle forze dell’ordine cercare di risalire al responsabile, anche se quel che più preme alla vittima, in questo momento, è rientrare in possesso della sua auto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino