Bus con 35 persone a bordo colpito da un grosso sasso in autostrada: preso il parabrezza, a pochi centimetri dall'autista

Bus con 35 persone a bordo colpito da un grosso sasso in autostrada: preso il parabrezza, a pochi centimetri dall'autista
PADOVA - Un pullman di un'azienda di trasporti di Mareno di Piave (Treviso), all'interno del quale viaggiavano 35 persone provenienti dalla zona di Conegliano e...

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PADOVA - Un pullman di un'azienda di trasporti di Mareno di Piave (Treviso), all'interno del quale viaggiavano 35 persone provenienti dalla zona di Conegliano e dirette ad Urbino per una gita di piacere, è stato colpito da un grosso sasso mentre percorreva lo svincolo che dall'autostrada A4 si immette sulla A13, a Padova.

Il fatto è accaduto intorno alle 6,30 di questa mattina e, data l'oscurità, nessuno degli occupanti sembra aver notato sagome umane su cavalcavia nelle vicinanze. L'oggetto - un sasso o un frammento di laterizio - ha colpito la parte anteriore sinistra del parabrezza, a pochi centimetri dal conducente, senza tuttavia rompere il cristallo. Il guidatore ha così potuto arrestare il mezzo in sicurezza per far intervenire la Polizia stradale, che sta conducendo accertamenti sulla natura del corpo caduto e su eventuali responsabili.

Il bus stava procedendo, secondo quanto riferito, incolonnato con altri mezzi diretti a Roma per prendere parte alla manifestazione sindacale della Cgil. Il danno non è risultato così grave da precludere al pullman la possibilità di proseguire l'itinerario, e il bus è ripartito circa un'ora più tardi. 

L'autista della ditta Padovan di Mareno ha dato prova di notevole sangue freddo. Ha mantenuto ben saldo il volante del mezzo, malgrado l'impatto del tutto inaspettato con l'oggetto offensivo. Il cristallo ha resistito all'urto ed è stata evitata la strage. Ora la Polstrada di Rovigo indaga su eventuali responsabili dello sconsiderato gesto.

IL FATTO
È accaduto intorno alle 6:30 e, data l'oscurità, nessuno dei passeggeri sembra aver notato sagome umane sul cavalcavia nelle vicinanze. L'oggetto - un sasso o un frammento di laterizio - ha colpito la parte anteriore sinistra del parabrezza, a pochi centimetri dal conducente, senza tuttavia rompere il cristallo, danneggiandolo. Mentre il Veneto sta vivendo l'immane tristezza per la tragedia di Mestre, dove un pullman è precipitato dal cavalcavia, provocando la morte di 21 persone, ieri il disastro è stato sfiorato. «Mi auguro con tutto il cuore che i criminali che hanno lanciato il sasso vengano fermati quanto prima e assicurati alla giustizia dice Augustin Breda, storico sindacalista della Cgil trevigiana - Forse non erano consapevoli di ciò che hanno rischiato di provocare, anche se non ne sono del tutto convinto».

IL SOSPETTO


La corriera della società di noleggio Padovan casualmente era in transito insieme a diversi altri pullman della Cgil trevigiana diretti a Roma per manifestare contro la manovra del governo. Dopo i rilievi della Polstrada, il pullman ha proseguito ed è giunto ad Urbino. «Data l'azione prosegue Breda ci è venuto il sospetto che volessero colpire proprio noi del sindacato che stavamo andando a Roma. Ho parlato con il conducente del pullman della ditta Padovan, mi ha riferito che se il grosso sasso avesse colpito il parabrezza di soli 20 centimetri più in basso le cose sarebbero state totalmente diverse». «Il nostro autista ci ha chiamati subito e ci ha riferito quanto accaduto aggiungono dalla ditta Padovan - In decenni di attività non era mai accaduto niente del genere. Possiamo solo dire che il nostro conducente ha mostrato notevole sangue freddo, fronteggiando con estrema professionalità il pericolo». In altri casi i sassi lanciati dal cavalcavia hanno provocato incidenti terribili.
 

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Il Gazzettino