Fiaccolata per Jessica e Sara: «Il pirata in libertà, chiediamo giustizia. Mattarella deve sapere»

Sara Rizzotto e Jessica Fragasso
CONEGLIANO - «Giustizia per Sara e Jessica». E’ la richiesta che campeggia a caratteri cubitali sullo striscione comparso ieri pomeriggio sul ponte sul...

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CONEGLIANO - «Giustizia per Sara e Jessica». E’ la richiesta che campeggia a caratteri cubitali sullo striscione comparso ieri pomeriggio sul ponte sul Monticano, in viale Istria a Conegliano. All’indomani della scarcerazione del pirata della strada Dimitre Traykov, il 61enne bulgaro che le ha uccise. Ed è anche la richiesta che domenica pomeriggio farà scendere in piazza a Conegliano centinaia di persone. Le amiche del cuore di Jessica stanno organizzando infatti una fiaccolata in memoria delle due cugine Jessica Fragasso e Sara Rizzotto di 20 e 26 anni, morte nel terribile incidente di domenica sera in A28, ad Azzano Decimo (Pordenone). La manifestazione si svolgerà domani dalle 18 alle 20 a Conegliano, con partenza da via XX Settembre e arrivo in piazza Cima. La scarcerazione di Trykov ha suscitato un’ondata di indignazione non solo a Conegliano e Mareno, dove abitavano le due giovani, ma anche nel resto della Marca. «Siamo indignate per il provvedimento disposto dal giudice: non è possibile che chi le ha uccise in quel modo sia solo arresti domiciliari» - afferma Cristina Sartori, una delle migliori amiche di Jessica che stanno organizzando la fiaccolata. «Siamo rimasti tutti sconvolti dalla decisione del giudice. Sia chiaro: quella di domenica non è un’iniziativa contro il giudice che ha applicato la norma, ma contro la legge, che va rivista - precisa il sindaco Fabio Chies -. Oltre a ricordare Sara e Jessica sarà un segnale per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tema della giustizia».


 

L’APPELLO AL PRESIDENTE
Nell’ora più buia Alain Fragasso, il papà di Jessica, fa appello alla più alta carica dello Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fresco di giuramento per il suo secondo mandato: «E’ inaccettabile che il pirata sia agli arresti domiciliari. Al presidente, che in più occasioni ha dato prova di grande umanità, vorrei raccontare la tragedia che ci ha colpiti e chiedere che la legge sull’omicidio stradale venga rivista e inasprita». Intanto le famiglie Rizzotto e Fragasso continuano a ricevere attestazioni di vicinanza e cordoglio. Ieri mattina è stata la volta del primo cittadino Chies ha fatto visita alle due famiglie, riunite nell’appartamento di via Vital a Conegliano, dove Sara è cresciuta insieme al papà e ai nonni. L’amministrazione si è messa a disposizione delle esigenze della famiglia Rizzotto, residente in città, come il sindaco di Mareno Giampietro Cattai aveva fatto per Fragasso. Si è parlato anche delle possibili iniziative a ricordo delle due cugine, tra cui delle borse di studio per i giovani meritevoli. 
 

LA RACCOLTA FONDI


Intanto la solidarietà galoppa: nel giro di 24 ore la raccolta fondi avviata dalle amiche di Jessica ha raccolto quasi 3mila euro. Andando ben oltre i 2mila indicati come obiettivo. Il denaro sarà devoluto alle figliolette di Sara e Devis, il suo ex compagno che ora dovrà crescerle da solo. Ieri il medico legale Michela Frustaci ha eseguito l’esame esterno sulle salme delle due cugine, su incarico della Procura di Pordenone. L’anatomopatologa ha riscontrato su entrambe le ragazze politraumi e fratture dovute a un «alto impatto lesivo». Oggi è atteso il nullaosta per i funerali, che verranno celebrati insieme, a Conegliano, nella chiesa di San Martino e Rosa. Gli organi di Jessica sono stati donati offrendo così una possibilità di vita ad altre persona, come lei stessa desiderava. Dopo le esequie la 20enne verrà cremata. »Conserveremo le ceneri nella sua cameretta - conclude papà Alian - lì dove tutto parla di lei».
 

 

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Il Gazzettino