Sappada ora più vicina al Friuli VG Luce verde da Commissione bilancio

Manifestazione a favore del passaggio di Sappa adal Veneto al Friuli Venezia Giulia
SAPPADA - A otto anni dal referendum che registrò una sorta di plebiscito per l'abbandono del Veneto, finalmente Sappada sembra un po' più vicina al Friuli...

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SAPPADA - A otto anni dal referendum che registrò una sorta di plebiscito per l'abbandono del Veneto, finalmente Sappada sembra un po' più vicina al Friuli Venezia Giulia. Il passo avanti è stato fatto non a Venezia o a Trieste bensì a Roma dove è finalmente emerso dai meandri della politica e dei trasversalismi il parere «non ostativo» al “trasferimento” di regione dal parte della Commissione Bilancio di Palazzo Madama. Il voto in Aula non è però dietro l'angolo, nel senso che l'iter prevede ancora un passaggio in Commissione Affari costituzionali e successivamente, tra un mese, presumibilmente dopo il delicato voto sul contrastato ddl sulle unioni civili, dovrebbe approdare all'assemblea dei senatori.

In realtà a frenare il passaggio di Sappada dalla provincia di Belluno, Veneto, a quella di Udine, Friuli Venezia Giulia, è l'aspetto economico. Un passaggio che non è a costo zero per le casse del Tesoro visto che la cittadina migrerebbe da una regione a statuto ordinario a una a statuto speciale: perdita secca per Roma 700mila euro. Il Governo sembra essere passato sopra questo mancato introito, ma la partita politica può ancora giocare a ritardare l'addio al Veneto.
Su questo nuovo step del lungo iter interviene la senatrice Raffaela Bellot (Fare!) «Tanti, ora, parlano di Sappada e si vogliono intestare una battaglia per la quale non hanno mai combattuto. Noi di Fare! e Flavio Tosi, da sempre sensibile al tema e in prima persona a spendersi sul territorio, fin dall'inizio siamo stati al fianco dei referendari sappadini nel rispetto di una scelta democratica partita nel 2008 e per la quale è giunto il tempo di dare risposte per le quali non mancherà la nostra azione per accelerarne i tempi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino