Sanità veneziana in affanno, mancano oltre 400 operatori sanitari tra sospesi e assenti perché positivi

Sanitari ospedalieri, molti assenti nel Veneziano
VENEZIA - Continua l'affanno nel quale versa la sanità pubblica, tra sospensioni di sanitari, pre-pensionamenti di medici e rincorsa a posti di lavoro nel settore...

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VENEZIA - Continua l'affanno nel quale versa la sanità pubblica, tra sospensioni di sanitari, pre-pensionamenti di medici e rincorsa a posti di lavoro nel settore privato, che garantiscano orari 'umani' e stipendi più consistenti. A questo si sommano anche gli inevitabili contagi nei quali incorre il personale sanitario, e che comportano ulteriore difficoltà al funzionamento dell'intera macchina. Nel solo territorio dell'Ulss 3 veneziana, tra medici, infermieri e personale tecnico, sono 174 le figure sospese perché non in regola con la vaccinazione, mentre 236 sono a casa perché positive al Covid.

«La quantità di forza lavoro che manca all'azienda, - ha riferito oggi Francesca Rossi, dirigente delle professioni sanitarie - è superiore alle 400 unità, e quindi una cifra molto importante». Tra i 'no vax', in tutta la provincia di Venezia, non figurano pediatri, che stanno dando man forte nella vaccinazione dei bambini. «Se siamo arrivati a una quota superiore al 30% del totale - ha sottolineato il segretario provinciale della Fimp, Vito Francesco D'amanti - è perché c'è una forte pressione sulle famiglie per promuovere la vaccinazione in età pediatrica. Il risultato raggiunto, ad un solo mese dal via alle somministrazioni, non è trascurabile». 

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Il Gazzettino