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Non c’è fine all’emergenza. L’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, che con il direttore generale Tonutti (subentrato alla fine della stagione firmata da Joseph Polimeni) sta cercando disperatamente infermieri per tamponare la carenza ormai cronica in tutti i reparti, ha attinto alle famigerate liste di graduatoria. Ma neanche così, per diversi motivi che saranno analizzati dettagliatamente in seguito, è riuscita a coprire tutto il fabbisogno che era stato impostato a monte. Mancano infatti ancora diversi buchi da coprire, ma esaurita l’arma delle graduatorie le soluzioni non sembrano alla portata.
IL QUADRO
In ospedale mancano i medici. E questo si sa. L’altro fronte di fuoco, però, è quello degli infermieri e degli operatori sociosanitari. Importanti tanto quanto i professionisti con il camice bianco per far funzionare un ospedale. Così l’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale si era messa a “caccia” di professionisti dell’infermieristica. L’atto era stato firmato nel 2021 ancora con il vecchio direttore generale Polimeni e arrivava direttamente dall’Arcs, l’Azienda regionale di coordinamento.
LA DOCCIA FREDDA
Innanzitutto entro il 31 luglio in AsFo cesseranno il rapporto di lavoro a tempo indeterminato ulteriori 20 unità di personale. Complessivamente, quindi, considerato l’arco temporale fino al 31 luglio, risulteranno presumibilmente coperti 1.330 posti relativi al personale a tempo indeterminato. AsFo avrebbe bisogno di 78 infermieri, la graduatoria dei vincitori e degli idonei del concorso, approvata da Arcs relativamente all’area “Friuli Occidentale”, è composta di soli 65 candidati idonei. Al Cro, quindi, andranno 8 infermieri sugli 11 richiesti, mentre al complesso dell’ospedale di Pordenone andranno solo 57 professionisti.
PRONTO SOCCORSO
La stessa Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, poi, sta cercando con massima urgenza cinque medici di Pronto soccorso, che siano però inquadrati nel caso specifico come lavoratori autonomi con incarico esterno. Si parla in questo caso di « straordinarietà ed eccezionalità dell’incarico de quo, per la difficoltà, non imputabile a questa Azienda, di reperire attraverso i mezzi ordinari il personale necessario, nelle more della definizione e conclusione di una apposita procedura concorsuale». Il precedente concorso, infatti, aveva individuato una sola persona, che inseguito però aveva gelato tutti rifiutando l’incarico. I candidati dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: diploma di laurea in medicina e chirurgia; abilitazione all’esercizio della professione medico chirurgica; iscrizione all’albo dei Medici. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell’Unione Europea o dei Paesi terzi consente la partecipazione ai concorsi, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’Albo in Italia prima dell’assunzione dell’incarico; specializzazione in medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza o disciplina equipollente o affine ovvero specializzazione in anestesia e rianimazione o disciplina equipollente.
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Il Gazzettino