Non c’è fine all’emergenza.
IL QUADRO
In ospedale mancano i medici. E questo si sa. L’altro fronte di fuoco, però, è quello degli infermieri e degli operatori sociosanitari. Importanti tanto quanto i professionisti con il camice bianco per far funzionare un ospedale. Così l’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale si era messa a “caccia” di professionisti dell’infermieristica. L’atto era stato firmato nel 2021 ancora con il vecchio direttore generale Polimeni e arrivava direttamente dall’Arcs, l’Azienda regionale di coordinamento. Era stata riservata alle aziende capofila la gestione dell’assegnazione dei vincitori e degli idonei in relazione alle necessità che sarebbero intervenute nel periodo di vigenza della graduatoria d’area. Nel dettaglio, Arcs ha approvato la graduatoria dei vincitori e degli idonei per l’area geografica “Friuli Occidentale”. Nel frattempo, però, il Cro di Aviano aveva fatto pervenire la necessità di 11 infermieri a tempo indeterminato, aggiungendo fabbisogno. Quello dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, invece, aveva segnalato un monte personale totale di 1.424 infermieri. Risultano, alla data del 31 maggio, complessivamente in servizio 1.342 unità a tempo indeterminato.
LA DOCCIA FREDDA
Innanzitutto entro il 31 luglio in AsFo cesseranno il rapporto di lavoro a tempo indeterminato ulteriori 20 unità di personale. Complessivamente, quindi, considerato l’arco temporale fino al 31 luglio, risulteranno presumibilmente coperti 1.330 posti relativi al personale a tempo indeterminato. AsFo avrebbe bisogno di 78 infermieri, la graduatoria dei vincitori e degli idonei del concorso, approvata da Arcs relativamente all’area “Friuli Occidentale”, è composta di soli 65 candidati idonei. Al Cro, quindi, andranno 8 infermieri sugli 11 richiesti, mentre al complesso dell’ospedale di Pordenone andranno solo 57 professionisti.
PRONTO SOCCORSO
La stessa Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, poi, sta cercando con massima urgenza cinque medici di Pronto soccorso, che siano però inquadrati nel caso specifico come lavoratori autonomi con incarico esterno. Si parla in questo caso di « straordinarietà ed eccezionalità dell’incarico de quo, per la difficoltà, non imputabile a questa Azienda, di reperire attraverso i mezzi ordinari il personale necessario, nelle more della definizione e conclusione di una apposita procedura concorsuale». Il precedente concorso, infatti, aveva individuato una sola persona, che inseguito però aveva gelato tutti rifiutando l’incarico. I candidati dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: diploma di laurea in medicina e chirurgia; abilitazione all’esercizio della professione medico chirurgica; iscrizione all’albo dei Medici. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell’Unione Europea o dei Paesi terzi consente la partecipazione ai concorsi, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’Albo in Italia prima dell’assunzione dell’incarico; specializzazione in medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza o disciplina equipollente o affine ovvero specializzazione in anestesia e rianimazione o disciplina equipollente.