OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Sono assoldati per coprire i buchi. E di buchi ce ne sono tanti. Nel settore dell’emergenza-urgenza, ma non solo. Radiologia, ad esempio, altra branca sanitaria in crisi. Sono medici professionisti e specializzati come gli altri, come i colleghi con cui poi condividono i reparti e gli strumenti. La stranezza? Prendono tre, quattro, anche cinque volte tanto. E sono arrivati anche in Friuli. A Lignano, a Grado, nello Spilimberghese. Sono i cosiddetti “medici a gettone”. Un metodo che oggi viene aspramente criticato dall’ordine professionale di riferimento. Guido Lucchini, presidente pordenonese dei medici, usa parole forti: «È un’ingiustizia». In corsia, infatti, si rischia la “guerra” tra professionisti. Con riflessi anche sui pazienti.
L’ATTACCO
Primo, cosa sono i medici a gettone? E cosa fanno? Alla seconda domanda è facile rispondere. «Svolgono esattamente gli stessi compiti dei loro colleghi con i quali poi si trovano a lavorare fianco a fianco», precisa Guido Lucchini.
L’ALLARME
C’è anche un altro aspetto, sottolineato dal presidente pordenonese dell’Ordine dei medici e condiviso anche da Alberto Peratoner, rappresentante degli anestesisti. Il rischio, non secondario, è che i medici “acquistati” a gettone possano avere meno esperienza rispetto a quelli assunti di ruolo nei reparti degli ospedali friulani. Il tutto a discapito del paziente, terminale di ogni operazione sanitaria.
«Siamo in presenza di specialisti che guadagnano tre volte tanto rispetto ai colleghi - rimarca sempre Lucchini - e che in molti casi si possono presentare con alle spalle un bagaglio di esperienza molto inferiore rispetto a chi è abituato alla vita e al lavoro nei reparti da decine di anni. Non si tratta di una situazione paritaria e non possiamo accettarla».
LE PROPOSTE
Infine la parte propositiva della protesta firmata dall’ordine dei medici in Friuli Venezia Giulia. «Siamo sicuri - termina l’intervento Guido Lucchini - che chi lavora da 20 anni in reparto ne sappia molto di più dei medici a gettone. Per questo dobbiamo proporre l’equiparazione degli stipendi negli ospedali del territorio».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino