Sanità veneta, le liste d'attesa penalizzano i giudizi dei direttori delle Ulss. Tutte le pagelle

i consiglieri regionali hanno dato 20/20 solo a sei aziende sanitarie su 13

I direttori delle Ulss. Tutte le pagelle
VENEZIA - Dopo quelli assegnati nei mesi scorsi dai sindaci, ieri è stata la Quinta commissione Sanità del consiglio regionale del Veneto ad attribuire i voti ai...

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VENEZIA - Dopo quelli assegnati nei mesi scorsi dai sindaci, ieri è stata la Quinta commissione Sanità del consiglio regionale del Veneto ad attribuire i voti ai direttori generali delle Ulss. Per avere le pagelle definitive bisognerà attendere ancora qualche giorno, visto che ai 20 potenziali punti degli amministratori locali e ai 20 dei consiglieri regionali, si attendono quelli della giunta, che a disposizione ha un punteggio potenziale pari a 60. Un direttore generale può dunque arrivare ad avere 100 punti, ma è un traguardo che non tutti riusciranno a raggiungere. Basti pensare che i consiglieri della Quinta commissione hanno dato il massimo dei voti, 20/20, solo a 6 direttori su un totale di 13. A pesare negativamente sono stati soprattutto i giudizi relativi allo smaltimento delle liste d'attesa, peraltro riferite a sole 21 prestazioni, dalla mammografia alla visita oculistica.



IL PERIODO
Come spiega Sonia Brescacin, presidente della Quinta commissione, le pagelle assegnate ieri sono riferite al solo secondo semestre 2021 «perché si era deciso che i primi sei mesi, essendo ancora dominati dalla pandemia del Covid, non potevano essere significativi».

Dalla documentazione arrivata dagli uffici regionali emerge un solo voto massimo - 100% - quanto ai tempi di attesa per le prestazioni in classe di priorità B e cioè da erogare entro 10 giorni: è il caso dell'Azienda ospedaliera di Padova.

A seguire l'Ulss 9 Scaligera (99,23%),
l'Ulss 4 Veneto Orientale (98,21%),
lo Iov (97,06%),
l'Ulss 7 Pedemontana (93,91%),
l'Azienda ospedaliera di Verona
(91,91%).

Tutte le altre sono sotto il 90%, fanalino di coda l'Ulss 3 Serenissima con 78,71%. Alla voce rispetto dei tempi di attesa classe B, i consiglieri regionali hanno così dato 4 voti allo Iov, 3 alle Ulss 2, 4, 7, 9 e alle due Aziende ospedaliere; tutte le altre Ulss si sono dovute accontentare di soli 2 voti.

PARZIALE
Complessivamente, come si può vedere nella tabella a lato, i consiglieri regionali hanno dato 20/20 solo a sei aziende sanitarie: l'Ulss 2 Marca Trevigiana di Francesco Benazzi, l'Ulss 9 Scaligera di Pietro Girardi, l'Azienda ospedaliera di Padova di Giuseppe Dal Ben, l'Azienda ospedaliera di Verona di Callisto Bravi, lo Iov di Patrizia Benini, Azienda Zero di Roberto Toniolo. A seguire con 19,5 punti le Ulss 4 Veneto orientale di Mauro Filippi e la 7 Pedemontana di Carlo Bramezza; con 19 punti l'Ulss 1 Dolomiti di Maria Grazia Carraro e l'Ulss 6 Euganea di Paolo Fortuna; infine con il voto più basso, 18,5, l'Ulss 3 Serenissima di Edgardo Contato, la 5 Polesana di Patrizia Simionato, la 8 Berica di Maria Giuseppina Bonavina.
A questi voti vanno sommati quelli dei sindaci: 20 voti alle Ulss 2, 3, 4 e 5; 19 voti alle Ulss 1, 6 e 9; 18,12 voti all'Ulss 7; 16 voti all'Ulss 8.
Il risultato parziale, 5. commissione e sindaci, è il seguente:

38 voti all'Ulss 1;

40 voti all'Ulss 2;

38,5 voti all'Ulss 3;

39,5 voti all'Ulss 4;

38,5 voti all'Ulss 5;

38 voti all'Ulss 6;

37,62 voti all'Ulss 7;

34,5 voti all'Ulss 8;

39 voti all'Ulss 9.

Le aziende e lo Iov non sono state oggetto di votazione da parte dei sindaci. Per ora è in testa Francesco Benazzi della Marca Trevigiana, ma manca il voto di Palazzo Balbi.

LE PAGELLE 


 

 

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Il Gazzettino