VENEZIA - C’è chi migliora e chi perde. Una sanità a macchia di leopardo quella che emerge dal confronto tra il consuntivo 2014 delle Asl del Veneto e quello del 2013. Senza...
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Naturalmente non è così per tutte, alcune Asl infatti hanno migliorato, e non di poco, la performance. Per le Asl di periferia fare il balzo in avanti pare essere più semplice. Feltre, ad esempio, migliora l’attivo del 2013, crescita anche per Asolo, mantiene la posizione Mirano, consolida il positivo l’Alta padovana e incrementa la performance Adria.
Tra tutte va sicuramente segnata la marcia inarrestabile dell’Asl di Rovigo che in due anni è riuscita recuperare ben 23 milioni di passivo.
Resta pesante il buco di Venezia, arrivato a 68,42 milioni di euro (incide sicuramente l’ospedale in project financing). In crescita anche il disavanzo di Chiogga, più 3 milioni rispetto al 2013. Una vera emorragia per l’Asl del Veneto orientale (-21 milioni e mezzo), colpevole la fuga ormai inarrestabile dei pazienti verso il Friuli Venezia Giulia.
L’assessore veneto alla sanità Luca Coletto non nega che esistano aree di criticità.
Il Gazzettino