Fabio e Gilda, il sindaco-regista racconta l'Alzheimer della madre e vince il "Verona film festival" come miglior "corto"

Il sindaco Fabio Marin con la madre Gilda, morta nel 2018 e protagonista del cortometraggio premiato a Verona
SAN ZENONE - “Non ti scordar di me” è molto più di un cortometraggio. È un viaggio dentro la malattia dell’Alzheimer scritto e diretto da...

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SAN ZENONE - “Non ti scordar di me” è molto più di un cortometraggio. È un viaggio dentro la malattia dell’Alzheimer scritto e diretto da Fabio Marin, sindaco di San Zenone degli Ezzelini, che venerdì ha vinto il premio come miglior film sperimentale al Verona International Film Festival. L’ennesimo successo dopo il primo premio dell’anno scorso, a Roma, al Mescalito Biopic Fest, dopo essere stato vincitore della menzione speciale al festival Visioni dal Mondo a Milano e dopo essere stato selezionato come finalista in altri numerosi concorsi nazionali e internazionali. Il sindaco Marin ha voluto raccontare una storia vissuta sulla sua pelle, visto che la madre Gilda era malata di Alzheimer e lo ha lasciato nel 2018, quando l’idea del cortometraggio era già stata concretizzata, anche se non ancora messa a punto.

L’IDEA

«L’idea è nata qualche anno fa quando nei vari confronti clinici i medici mi ripetevano quanto fosse complesso comunicare con i familiari di chi è affetto da Alzheimer, perché l’esordio di questa patologia è come una bomba che esplode, che sgretola gli equilibri e crea un muro fatto di paure, pudore e sofferenza. Ho pensato che potesse essere importante trasformare questo “muro” in un messaggio: inizialmente, quando mia madre era ancora in vita, l’idea era quella di creare un racconto di come era esordita la malattia in famiglia e come proseguiva, ma nulla mi convinceva. Così ho pensato di coinvolgere anche il mio amico e regista Giuseppe Petruzzellis con cui condividemmo l’idea di realizzare qualcosa che permettesse a chi guarda di entrare idealmente nella testa di un malato di Alzheimer - spiega Marin - Il lavoro è stato lungo e complesso. È durato 4 anni, durante i quali ho scritto e riscritto la storia molte volte fino al cortometraggio finale: un insieme di immagini e suoni che nulla hanno a che fare con mia madre, ma che stanno a significare la confusione e il dolore, la malattia e l’amore presente prima, dopo e durante».

LA STORIA

Dodici minuti che sintetizzano la storia di una donna, Gilda, e della sua famiglia, ma anche quella di tante altre persone e famiglie alle prese con questa malattia. Gilda era una donna di mezza età, una madre e una moglie che un giorno si accorse di avere difficoltà nell’apparecchiare la tavola. Erano i primi sintomi dell’Alzheimer, dove la memoria si trasforma in un nastro rotto in cui tutto scompare. “Non ti scordar di me” vuole così rappresentare l’amore come unico appiglio alla realtà, come strumento per alleviare la sofferenza. «È un documentario sperimentale e non convenzionale. Oltre ai materiali d’archivio sulla vita di mia mamma, ci sono anche immagini evocative e riprese di finzione. Si tratta di uno stile che unisce il documentario alla videoarte. Si entra così nella malattia, esplorando anche la dimensione emotiva e psicologica della condizione di chi è malato di Alzheimer». Il 21 settembre sarà la giornata mondiale di questa malattia e venerdì il sindaco Marin sarà ospite a Spresiano in occasione delle serate del caffè Alzheimer in cui verrà anche proiettato il suo cortometraggio.

 

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Il Gazzettino