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SAN VITO DI CADORE -«Oggi anche uno dei re mi ha concesso la breve distanza e di riprenderlo» recita la didascalia del video. Ma non c’è nessun trono. Il “nobile” è un cervo che assieme ad una cinquantina di compagni da settimane raggiunge “la mensa” di Anna che nella mangiatoia per i suoi cavalli e le sue capre lascia il fieno anche per loro. «Io la vedo così - racconta con la voce squillante di chi è felice della vita - se c’è la possibilità è meglio aiutare tutti». E in questo inverno, rigido come non se ne vedevano da tempo, i cervi sembrano aver apprezzato la sua politica. «Prima ne è arrivato uno, poi due, poi una decina e attualmente sono quasi cinquanta che vengono qui a mangiare».
LA PROTAGONISTA
Anna Finotto, originaria di San Donà di Piave (Venezia), oggi ha trent’anni e gli ultimi dieci li ha trascorsi tra San Vito e Cortina per poter stare in mezzo ai suoi animali. «Avevo delle caprette e i bambini venivano a vederle, le avevo salvate dal macello. Poi quando si è sparsa la voce me ne hanno portate altre, tutte destinate alla stessa sorte.
LAVORO
Anna, un passato da educatrice cinofila, dopo aver lasciato la pianura all’età di vent’anni si mantiene manovrando una pala gommata quando scende la neve: «Faccio gli sgomberi per quelli delle ville, mentre in estate faccio i giardini». Ma Anna non si definisce un’animalista: «Ognuno ha diritto di vivere la sua vita, quindi facciamo quello che possiamo. Oltre alle caprette ho anche quindici cavalli tutti da coccole. Qualcuno in estate va in affidamento ai maneggi, ma qua c’è un recinto enorme e hanno la possibilità di girare, sono contenti».
INVERNO RIGIDO
Questo inverno però con le abbondanti nevicate gli animali stremati e morti per le condizioni estreme sono stati diversi: «Qualcuno ha iniziato ha avvicinarsi - racconta - ha trovato il fieno e le altre bestiole. Siamo partiti così mettendo fuori del fieno e poi quando gli amici hanno visto l’iniziativa hanno voluto collaborare. Ho messo a disposizione una carta Postepay. Chi vuole può versare quanto gli pare. Quei soldi serviranno per comprare il fieno per i cervi».
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Il Gazzettino