San Vito, strage di pesci nella Roja: «Colpa di siccità e inquinamento». Le immagini inquietanti

San Vito, strage di pesci nella Roja: «Colpa di siccità e inquinamento»
SAN VITO - Moria di pesci nella roggia Roja, in località Dogna, prima dell'abitato di Rosa. Decine di esemplari di carpe e cavedani per un peso di circa 50 chilogrammi...

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SAN VITO - Moria di pesci nella roggia Roja, in località Dogna, prima dell'abitato di Rosa. Decine di esemplari di carpe e cavedani per un peso di circa 50 chilogrammi hanno smesso di respirare, nei giorni scorsi, probabilmente per due motivi. Da un lato c'è la drastica riduzione della quantità di acqua presente nella roggia a causa della siccità, dall'altro l'inquinamento: «I pesci sono stati trovati morti in mezzo a pallini di polistirene, che ha impedito il passaggio di ossigeno tra l'aria e la poca acqua» - spiega il vicesindaco Giacomo Collarile.

LE ANALISI

La scoperta della moria è stata fatta a poche ore dalle prime piogge di mercoledì notte e giovedì mattina. Allertati dall'ufficio Manutentivo e Ambiente del Comune e dai vigili urbani, i tecnici Arpa hanno svolto un sopralluogo nella roggia, dove sono stati effettuati i campionamenti del caso. «Si attendono ora i risultati delle analisi di Arpa per valutare lo stato di salute delle acque, ma anche quelli di Asfo per capire se i pesci siano morti per asfissia o per la presenza di sostanze inquinanti - aggiunge Collarile -. La roggia Roja da giorni era praticamente un rignagnolo e presentava flussi minimi derivanti esclusivamente dai due collettori di acque bianche della Zona industriale, non essendo più alimentata dalla falda freatica».
Hanno partecipato al sopralluogo anche alcuni operatori del depuratore della Zipr, e quanto accaduto nella roggia è stato documentato avvisando «oltre all'Arpa e il Consorzio Industriale, il Consorzio Cellina Meduna - continua Collarile -. La siccità ha solo accentuato un problema già noto da anni e che deve essere risolto, legato alla gestione del materiale anche solido in uscita dai collettori delle acque bianche del consorzio, che si è presentato su un lungo tratto della roggia, ricoperto principalmente da polistirene». Per Collarile la roggia Roja «merita attenzione, anche perché attraversa il centro di Rosa; è necessario pensare a una riqualificazione. È doveroso agire con interventi a monte da parte del consorzio e degli insediati».

L'ALTRO CASO

Sono tempi duri per la fauna ittica che popola le acque del sanvitese. Fortunatamente diversi pesci sono sopravvissuti, concentrati in alcune pozze, e sono stati trasportati in altri bacini. «Il livello dell'acqua nella roggia è ancora basso, ma il colore è già migliorato e la situazione sta quasi tornando alla normalità» - conclude Collarile. L'amministrazione condivide l'invito rivolto ai cittadini a segnalare subito eventuali casi di portate di corsi d'acqua ridotte al minimo. La notizia della moria di pesci sulla roggia arriva a pochi giorni da quella del salvataggio di tre quintali di carpe, trasferite dal laghetto artificiale La Terribile di Savorgnano al Paker di Casette di Sesto al Reghena.

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Il Gazzettino