SAN DONÀ - Oltre 48 milioni di euro “bruciati” alle slot machine a San Donà nel 2016. Lo quantifica il Comune sulla base di un report che ha attinto dati...
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«La cifra legata alle giocate è impressionante - osserva il sindaco Andrea Cereser - 48 milioni sono quasi il doppio del bilancio del Comune. Senza contare la drammatica realtà del d’azzardo patologico». San Donà, tra i primi in Veneto, ha approvato un regolamento per questi ambienti che prevede, tra i punti principali, la limitazione dell’apertura a 10 ore, l’obbligo di rispettare una distanza di almeno 500 metri dalle scuole e quello di togliere le vetrofanie che di solito coprono per intero le vetrate, per consentire ai giocatori di rendersi conto dello scorrere del tempo. Finora un solo esercizio su dieci ha ottemperato a quest’ultima norma. «Il Comune - avverte Cereser - ha esaurito la pazienza e disporrà ulteriori controlli».
Il Gazzettino