OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SAN DONA' (VENEZIA) - Il processo per gli abusi nella casa di Riposo di San Donà si aprirà formalmente il 30 agosto. Ieri il giudice Benedetta Vitolo ha ammesso una trentina di parti civili. Tutte accolte, quindi, a eccezione della fondazione "La Magnolia". Grande assente, invece, il Comune di San Donà: per l'amministrazione comunale, infatti, ieri non si è presentato nessuno. Il sindaco Alberto Teso aveva spiegato nei giorni scorsi che in municipio non era arrivata alcuna notifica (e in effetti, non essendo parte offesa, non era stata inviata) ma comunque il legale del Comune avrebbe potuto presentarsi in tribunale per avanzare richiesta anche solo dopo aver ricevuto la notizia dai giornali. Nulla è (ancora) perduto, comunque: si potrà rientrare in corsa in sede di dibattimento. La discussione dell'udienza preliminare è stata rinviata, appunto, al 30 agosto.
LA VICENDA
Il caso della casa di riposo "Monumento ai caduti" era stato un terremoto per gli orrori ricostruiti dall'inchiesta esplosa con gli arresti del marzo scorso: decine di anziani maltrattati, picchiati, umiliati da un gruppetto di operatori sanitari.
LE POSIZIONI
Posizioni meno pesanti, quelle delle altre quattro imputate. Genny Trevisiol, 44 anni, che aveva già annunciato la sua decisione di patteggiare, ha definito la sua posizione nei giorni scorsi: imputata di minaccia a un'anziana, su accordo di accusa e difesa, le è stata applicata una pena di 5 mesi e 28 giorni. Posizione stralciata con messa alla prova per Tiziana Re, 56 anni, accusata di un episodio di minacce e percosse (uno schiaffo) ad un'anziana, mentre Maria Rosa De Piccoli, 63 anni, e Rita Esposito, 62 anni, accusate di minacce ai danni di un paziente, andranno al patteggiamento il 30 agosto.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino