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SAN DONÁ - «Nessuna minaccia, noi andiamo avanti». All'indomani delle notizie giunte da Verona, dove l'incontro che si sarebbe dovuto tenere con Roberto Vannacci è stato annullato per minacce giunte all'hotel che lo avrebbe dovuto ospitare, il presidente dell'associazione culturale "Il Sostizio", Gabriele De Rosa (che è anche consigliere comunale di Fratelli d'Italia), ha voluto assicurare le 320 persone che avevano prenotato la sala del "Da Vinci", sold-out da settimane. «La presentazione del libro "Il mondo al contrario" ha fatto sapere anche attraverso i social si svolgerà regolarmente come da programma».
L'APPUNTAMENTO
Il programma prevede quindi l'apertura della sala alle 18.30 e inizio alle 19. Anche il sindaco Alberto Teso ha garantito che non vi sono state avvisaglie, tali da valutare un rinvio o un annullamento dell'incontro di mercoledì prossimo, 10 gennaio. «Non abbiamo ricevuto minacce di sorta o qualsivoglia tipo di allarme - conferma il primo cittadino -. L'incontro con il generale Vannacci si svolgerà normalmente e sono certo che, da parte dei cittadini sandonatesi, non ci saranno attività moleste e, men che meno, pericolose.
LA PROTESTA
Intanto confermata la presenza, in piazza Indipendenza, del Collettivo "Amie Arrabbiate", così com'era stato annunciato attraverso i social. «Ci vediamo in piazza la sera di mercoledì 10 gennaio. Pensiamo che la nostra città non debba essere teatro di questi personaggi omofobi, razzisti e sessisti. La città che attraversiamo quotidianamente spiega il collettivo in una lettera aperta e che, come giovani, proviamo ogni giorno a costruire come luogo ampio, libero da pregiudizi razziali e sicuro per i ragazzi e le ragazze che la attraversano, si rende di nuovo protagonista lasciandosi abitare dall'ennesimo evento pregno di razzismo, omofobia e sessismo. Le considerazioni che si trovano all'interno del libro, difese a spada tratta come segno di "libertà d'espressione", sono in realtà il frutto di una visione del mondo intollerante e statica dove il diverso rappresenta una minaccia costante. Pagine colme di diffidenza verso una società libera da stereotipi, che prospettano una realtà in cui i ruoli di genere sono già prestabiliti e in cui l'omosessualità viene considerata una devianza».
LA DIFESA
Il primo cittadino replica però a quanti protestano, a vario modo, per la presentazione del libro di Vannacci: «L'occidente libero e democratico ha chiuso da tempo la partita con quelli che bruciavano i libri - riprende Alberto Teso -. La campagna elettorale conclusasi sette mesi fa è stata all'insegna della correttezza e del rispetto reciproco. E così pure è il dialogo attuale tra maggioranza ed opposizione: la contrapposizione politica non è mai sfociata in nulla di diverso dalla normale e giusta dialettica tra le parti, che rappresenta il sale della democrazia. Chi vuole può manifestare liberamente, nel rispetto delle regole democratiche: noi diamo spazio a tutti, come prevede l'articolo 21 della Costituzione». E conclude: «Se mi avessero chiesto di ospitare la presentazione di un libro sulla liberalizzazione delle droghe o la legalizzazione della pena di morte, pur non condividendo nessuno degli assunti, non avrei avuto alcun dubbio a concedere uno spazio pubblico». Mercoledì, su indicazione dello stesso Vannacci, i presenti in sala potranno rivolgere domande all'autore.
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