Dopo l'Alì, rapina al DiPiù: un nuovo colpo del bandito "gentiluomo"

Dopo l'Alì, rapina al DiPiù: un nuovo colpo del bandito "gentiluomo"
SAN DONA' - I malviventi bon ton hanno colpito ancora. Questa volta ce n'era uno solo, rispetto alla rapina di giovedì sera al supermercato Alì di via...

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SAN DONA' - I malviventi bon ton hanno colpito ancora. Questa volta ce n'era uno solo, rispetto alla rapina di giovedì sera al supermercato Alì di via Dante, quando si presentarono in tre, anche se non è escluso che questi avesse un complice che lo attendeva in auto. Ma le caratteristiche e soprattutto il modo di comportarsi, fanno pensare che l'individuo che ieri ha attaccato il supermercato DiPiù di via Carozzani, faccia parte della stessa banda. Da una parte il modo in cui era abbigliato: passamontagna, guanti, vestiti neri e pistola (non si sa se vera a meno) in mano; esattamente com'erano i tre dell'Alì. Ma c'è soprattutto quello che ha detto (anche qui con accento meridionale) che lo associa al medesimo gruppo, parole quasi gentili alle cassiere. «Infatti non ho avuto molta paura perché mi diceva di stare tranquilla; era affabile, come se ci conoscesse» - ricorda una delle due dipendenti alle quali si è parato il malvivente. 

La rapina è stata messa a segno verso le 14, quando nell'esercizio c'erano solo due clienti, una delle quali ha assistito alla scena mentre l'altra non si è accorta praticamente di nulla, intenta a fare la spesa. L'uomo è entrato e si è diretto alle casse. Alla prima addetta ha chiesto di chiamare la collega. «Io mi trovavo tra gli scaffali, la collega mi ha avvertito che alla cassa c'era un uomo con una pistola. Quando sono arrivata, mi ha puntato l'arma ma mi ha pure rassicurata': Vieni, vieni, non ti faccio niente. E quando dimostravo nervosismo e non riuscivo ad aprire la cassa, mi diceva di stare tranquilla. Lui stesso appariva disteso; sembrava quasi ci conoscesse». 
Avuto quanto voleva, ovvero il contenuto delle casse, un migliaio di euro, se ne è andato a piedi. «Ho provato a guardare - conclude la dipendente - ma non si è capito se avesse un complice che lo aspettava con un'auto».

A quel punto è stato dato l'allarme e sul posto si sono portati i carabinieri del Nucleo radiomobile e il capitano Dario Russo. Non ci sono telecamere di sorveglianza nel supermercato. Sono state sentite le due cassiere e le due clienti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino