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SAN DONÀ - «Atvo sarà il primo cliente della centrale a idrogeno di San Donà». Parola del presidente dell'azienda di trasporto Fabio Turchetto in merito al progetto che sta portando avanti il sindaco Alberto Teso: una proposta di accordo pubblico-privato per riconvertire l'ex caserma Tombolan Fava in una centrale a idrogeno green. Un investimento da 20milioni di euro per trasformate l'ex presidio militare abbandonato con pannelli fotovoltaici che occuperanno circa 6 ettari, degli 8 a disposizione dell'intera caserma, per la cui sostenibilità serve favorire una conversione della mobilità pubblica. Atvo è pronta a fare la sua parte, anche se per l'acquisto di nuovi bus a idrogeno serve un finanziamento pubblico, come sta accadendo per i mezzi elettici, con circa l'80% della spesa sostenuta della Regione.
FINANZIAMENTI
«Una spesa che può essere finanziata in parte grazie ai bandi pubblici conferma Turchetto un bus a gasolio costa circa 250mila euro, un modello elettrico circa 400mila, uno a idrogeno attualmente circa 750-800 mila euro». «Da anni sostengo che la mobilità a idrogeno è il futuro- continua Turchetto - anche per sganciare il Paese dalla dipendenza dal mercato cinese, che produce le batterie.
I TEMPI
Una tempistica che potrebbe essere compatibile con il piano di riconversione e il futuro sviluppo dell'area. Il progetto presentato da un'azienda privata prevede la costruzione di un distributore, una zona adibita allo stoccaggio, e qualche edificio dell'ex presidio militare potrà essere mantenuto come sede amministrativa. La centrale nella fase di avvio potrà produrre circa 400 kg di idrogeno al giorno con l'utilizzo della luce solare e l'acqua, senza l'impiego di gas.
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