OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - I servizi di intelligence a tutela dell’economia, soprattutto in regioni dove prolificano aziende specializzate in settori strategici come energia, elettronica, componenti per auto, informatica come il Veneto e, nello specifico, il trevigiano. Non a caso, a novembre 2021 il Governo, proprio sulla spinta delle informazioni raccolte dai “servizi”, ha bloccato la cessione di un’azienda di San Biagio, la Applied Materials Italia, ex Baccini, alla cinese Zhejiang Jingsheng Mechanical. Motivo? La tutela della sicurezza nazionale: l’azienda opera nel campo fotovoltaico e quindi del silicio cristallino, settore vitale quando si parla di utilizzo delle materie prime. L’acquisizione da parte del colosso asiatico, secondo il Governo, avrebbe potuto avere conseguenze nel settore strategico dei semiconduttori. Da qui lo stop, arrivato direttamente dal presidente del Consiglio Mario Draghi che ha utilizzato il “Golden power”, strumento giuridico a disposizione dell’esecutivo per bloccare la vendita all’estero di settori ritenuti strategici. Stesso intervento anche a Pordenone, dove a essere bloccata è stata la cessione, sempre a un colosso cinese, di una piccola aziende specializzata in droni, venduti anche al settore militare.
LO SCENARIO
Questo sono alcuni dei casi emersi nel corso del simposio mondiale dei servizi di informazione e intelligence ospitato a Treviso la scorsa settimana. I vertici degli 007 dei paesi Nato e non solo (150 operatori e dirigenti dei servizi segreti di 21 nazioni legate alla Nato tra cui Israle, Svizzera, Emirati Arabi), si sono incontrati nella Marca per fare il punto sull’intelligence e sulla sua utilità soprattutto al di fuori degli ambiti militari. «L’intelligence non riguarda più solamente la sicurezza nazionale», ha spiegato Craig Gruber, tesoriere della Iafie l’associazione Internazionale per l’educazione all’Intelligence che ha curato l’evento, durante l’appuntamento finale del simposio organizzato a Roma, alla Camera dei Deputati, per tirare le fila degli incontri avvenuti nella Marca. L’attenzione adesso è rivolta alla tutela del mondo economico.
GLI OBIETTIVI
Sabrina Magris, presidente di Ecole Universitarie Internationale e conference chair di Iafie, organizzatrice del simposio assieme a comune di Treviso, Provincia e Fondazione Cassamarca, sottolinea che ormai il ruolo dei servizi segreti è fondamentale per tutelare quelli che, in termine tecnico, vengono definiti “asset strategici”. E in questo campo le insidie sono notevoli: dallo spionaggio industriale, agli attacchi hacker, fino alla cessione di imprese che rischiano di disperdere conoscenze fondamentali in settori delicati. Proprio come accaduto nel caso dell’ex Baccin. «L’intelligence ha un ruolo molto tecnico - spiega Magris - e lavora per tutelare la sicurezza dei cittadini e anche delle aziende, sopratutto in un periodo in cui sono stressate dalla presenza di grandi competitor internazionali. C’è uno strumento giuridico, la Golden power, che consente al Governo di intervenire nelle trattative tra privati, soprattutto quando si tratta di aziende che mantengono in piedi il tessuto economico o il concetto di sicurezza nazionale». E la “Golden power” non potrebbe essere utilizzate senza un flusso costante di informazione e di analisi elaborate dagli specialisti.
GLI INCONTRI
Sostenitore di Treviso come sede di questi tavoli tra esperti dei “servizi” è stato Gian Paolo Gobbo, vicepresidente della Fondazione Cassamarca: «Il fatto che sia stata scelta Treviso e il Veneto per un appuntamento così importante, ci rende orgogliosi.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino