PADOVA - Gran Teatro Geox addobbato a festa, 2.500 spettatori osannanti, Notti magiche con volume a palla. Domanda: questo evento della Lega a Padova è forse...
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L'ALLEANZA
Centrodestra? Finora non è stata pubblicamente confermata nemmeno l'alleanza con Forza Italia e Fratelli d'Italia, lasciati sulla graticola ad esempio dal big di zona Roberto Marcato (presente insieme ai leghisti di ogni ordine e grado), chiedendo loro «un patto di sangue sull'autonomia». Dice dopo i titoli di coda Salvini, acclamato («Matteo, Matteo, Matteo!») alla pari di Zaia («Luca, Luca, Luca!»): «Chiaro che in Veneto la Lega ha i numeri per vincere tranquillamente anche da sola, però io lavoro perché si faccia squadra. Quanto all'autonomia, noi la pratichiamo a livello istituzionale e nel partito, poi decide Luca modi e tempi». Ma al microfono il leader manda un chiaro messaggio a Fi e Fdi, dopo il fallimento della trattativa con i 5 Stelle: «L'hanno tirata in lungo un anno, non so quanti tavoli e sottotavoli ha fatto Erika Stefani. Ma non sono stati mesi buttati via, l'autonomia sta contagiando il resto del Paese e questo è un merito storico dei veneti. Chiaro che però il prossimo Governo dovrà farla e quindi avremo per alleati, a livello sia locale che nazionale, solo di chi ci garantisce per iscritto che l'autonomia sarà legge». Il commissario veneto Lorenzo Fontana ci crede: «Abbiamo ottenuto risultati incredibili in sei mesi, oltre 100 pullman a Roma, 7.000 veneti a Roma, migliaia di nuovi iscritti e centinaia di gazebo. Grazie a chi ci permette di vivere un sogno: che la nostra terra un giorno possa essere libera di autogovernarsi».
LA PIAZZA
Il resto è polemica per la contemporanea manifestazione delle Sardine in piazza. «Noi siamo l'unico Paese al mondo ironizza Salvini in cui si protesta non contro il Governo bensì contro l'opposizione. Ma vinceremo anche alla faccia di questi signori. E vinceremo anche in Comune a Padova, promesso». Chiusura di Zaia: «Posso far notare che qua dentro non c'è uno striscione contro qualcuno? Ho visto Autonomia subito, ma nessuna offesa, piuttosto la bandiera del Veneto, anche se qualcuno la prende come insulto. Quindi portatene di più la prossima volta». Forse la prossima volta sarà campagna elettorale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino