Tragedia del bus a Mestre. La polemica di Matteo Salvini sulle batterie elettriche «che prendono fuoco più velocemente»

Matteo Salvini e la polemica sulle batterie elettriche
MESTRE - Nell'incidente di Mestre «non è un problema di guardrail». Così il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei...

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MESTRE - Nell'incidente di Mestre «non è un problema di guardrail». Così il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini all'evento per i 20 anni di Sky. «È presto per dare commenti - ha aggiunto il ministro - qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo».

Il ministro ha ricordato il suo lavoro sul nuovo codice della strada sottolineando comunque che «eventi come questi non sono imputabili a velocità e distrazione». Secondo Salvini «la sicurezza su strada e sui cantieri è fondamentale, ma poi il fattore umano resta fondamentale nel bene e nel male» e ha fatto quindi riferimento al «malore su cui nessun codice della strada può intervenire».

«Conto che il bilancio (dell'incidente di Mestre ndr.) non sia ancora più pesante, lo stiamo seguendo da ieri» ha quindi sottolineato. Il ministro ha poi ricordato che «sulle strade italiane ogni anno perdiamo più di 3mila vite, quindi abbiamo approvato delle nuove norme che ora sono all'esame del Parlamento e spero che diventino legge entro Natale». Salvini è tornato a rivolgere un «invito alla prudenza» ricordando che «la prima causa di morte per incidenti in Italia è la distrazione e il telefonino, un incidente di 4 è figlio del cellulare». 

 

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Il Gazzettino