TREVISO - Matteo Salvini non chiude le porte a Giancarlo Gentilini. Magari non lo chiamerà direttamente, come lo Sceriffo sotto-sotto spera, ma di certo non taglia nessun...
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LO SCERIFFO
Appena sceso dall'auto che lo sto portando in giro nel suo tour elettorale, che ieri pomeriggio ha toccato Treviso, la domanda sullo Sceriffo è stata la prima che si è sentito rivolgere. Del resta era inevitabile: lo scontro frontale Gentilini-Lega è epocale. E nemmeno il segretario federale del Carroccio può ignorarlo. Ma Salvini lo liquida toccando i tasti giusti: «C'è l'occasione storica di cambiare l'Italia, di avere l'autonomia - ricorda - c'è l'occasione, dopo trent'anni, di avere un presidente del consiglio della Lega. Quindi, fino al 4 marzo, conto sull'apporto di tutti: giovani e meno giovani. Gentilini è una risorsa e conta come risorsa».
Il Gazzettino