SACILE - Sacile è in lutto per la scomparsa di Ivo Lot, 63 anni, insegnante e imprenditore, figura di spicco nella politica prima con il Psi locale e provinciale, poi con...
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LA CARRIERA POLITICANel 1985 è iniziato il suo impegno di amministratore come assessore supplente con il referato ai servizi sociali nella giunta guidata dal sindaco Isidoro Gottardo. Nel 1990 è stato vicesindaco, incarico che ha ricoperto fino al 29 giugno 1992 quando si è dimesso dall'incarico dopo l'uscita del Psi dalla giunta Gottardo. In mezzo a una così intensa attività politico-amministrativa e lavorativa c'è sempre stata la vita familiare. Nel sociale Ivo Lot ha profuso il suo maggiore impegno: dal 1987 al 1991 è stato componente dell'assemblea intercomunale dell'Usl 12 del Livenza. Dopo 10 anni, nel 1990, ha ripreso anche l'impegno politico ricoprendo il ruolo di segretario della sezione sacilese. Nel frattempo era scoppiata Tangentopoli, che Ivo Lot ha vissuto con grande sofferenza «acuita per il fardello di cui è stato caricato: gestire nel 1993 e 1994 - ricorda China - come segretario coordinatore della Federazione del Psi provinciale, la fine del partito che ha saputo condurre con quell'equilibrio politico che lo ha sempre contraddistinto».
L'ATTIVITÀ LAVORATIVAUn periodo che Ivo Lot ha vissuto con grande sofferenza, tanto da abbandonare la politica attiva per dedicarsi anima e corpo alla Friulmec, l'attività che ha avviato nella zona artigianale di via Geromina che produceva macchine per attività mobiliere e che ha gestito fino all'insorgere della malattia. Ma la passione politica che era riuscito a soffocare per tanti anni alla fine è riesplosa e lo ha portato, in linea con quegli ideali socialisti che non si erano mai sopiti, ad avvicinarsi al nascente Partito democratico sacilese che aveva bisogno di una guida forte, capace di tenere unite anime che risentivano del travaglio interno al partito. Il suo equilibrio, ma soprattutto la grande capacità di mediare, ha subito fatto breccia negli iscritti: così è stato eletto nel direttivo del circolo sacilese, dove ha ricominciato a dare il proprio contributo nel rilancio di un'idea di sinistra moderata. Poi è stato eletto segretario politico in una fase delicata in cui il Pd sacilese era diviso tra renziani e bersaniani, sapendo mantenere stabile l'ago della bilancia tra le due correnti. Il suo forte senso dell'unità del partito è stato ancora una volta premiato con la chiamata a presiedere prima l'assemblea provinciale del partito e poi la segreteria provinciale. La malattia alla fine lo ha vinto, quando lunedì mattina lo ha strappato all'affetto dei suoi cari e di un'intera comunità. I funerali saranno celebrati giovedì pomeriggio nel Duomo di Sacile.
Michelangelo Scarabellotto
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Il Gazzettino