Sacile, quell'immagine "taroccata" per attirare i turisti nel Giardino della Serenissima

Sacile, quell'immagine "taroccata" per attirare i turisti nel Giardino della Serenissima
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SACILE (PORDENONE) - La città sulle pagine dei quotidiani nazionali, ma in maniera davvero poco convincente, almeno per i sacilesi stessi. Per attirare l'attenzione sul giardino della Serenissima, di recente su alcune testate extra regionali è comparsa la reclame di Sacile con una bella immagine che raffigura uno dei tanti palazzi storici che nella cittadina non mancano, il pacifico corso della Livenza e, immancabili, alcuni splendidi salici. "Scopri la bellezza! Vivi Sacile" è lo slogan scelto per rimandare il lettore ad un Qr code a piè di pagina, inquadrando il quale con lo smartphone si atterrava, come si dice in gergo, in una "landing page" intitolata "Mettiti comodo, è iniziato il tuo viaggio" che è pagina del sito turismofvg.it.

L'immagine, inutile dirlo, è affascinante, attira l'attenzione e fa innamorare. Azzeccato il testo che recita: "È il momento di scoprire il Giardino della Serenissima, di lasciarsi trasportare dalle calme, limpide acque della Livenza e (da)i riflessi dei palazzi nobiliari. È il momento di meravigliarsi a Sacile. Io ti sto aspettando, io sono Friuli Venezia Giulia". Uno storytelling appassionato e che per quell'uso del femminile nell'articolo legato al fiume fa pensare all'opera di una mano molto locale.


Solo che a tanti sacilesi qualcosa è parso stonato da subito in quell'immagine che infatti è finita alla gogna in rete, tra qualche risatina ironica e un po' di polemica

«È una foto vecchia di anni», garantisce Mario Modolo che l'ha rilanciata sul suo profilo Facebook e che di Sacile è da sempre attento osservatore. Potrebbe in realtà trattarsi anche di un fotomontaggio, un maquillage atto a far scomparire parti vere ma poco attraenti: a destra, ad esempio, un fabbricato molto poco storico e certo piuttosto brutto, sostituito a sinistra con uno splendido salice piangente, mentre di fronte al palazzo trova posto un salice che oggi non esiste più, il suo posto nel panorama preso dalla piattaforma galleggiante che ospita i tavoli di un noto locale.


Mostrata la foto al sindaco, Carlo Spagnol ha sorriso e assicurato che nell'impresa non c'è mano comunale. Nella foto il peccato c'è, ma di sicuro è solo veniale, considerato che in fondo il compito della pubblicità è da sempre quello di migliorare il prodotto, mostrarlo più attraente di quanto non sia. Magari sarebbe bello, a breve, poter tornare al ponte della pietà, da dove è stato fatto lo scatto usato per l'inserzione pubblicitaria, e trovarvi in effetti un panorama più simile a quello vecchio o costruito, magari anche con il ponte pedonale ad arco presente oggi sullo sfondo e che certo non sfigura nell'insieme. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino