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SACILE - Al rientro dalle ferie, i sacilesi sembrano essersi improvvisamente accorti che il caro bollette ha colpito anche il loro Comune. Inteso come amministrazione pubblica. La rete sta raccogliendo in questi giorni le lamentele di coloro che si alzano molto presto al mattino e trovano la cittadina al buio. Nel senso che non è in funzione l'illuminazione pubblica.
I TAGLI
«Le bollette sono triplicate anche per noi - commenta il sindaco Carlo Spagnol -. Se cinque mesi fa avevamo stimato un incremento di spesa intorno al milione e 100mila euro, oggi già sappiamo che supereremo quella cifra». Così la strada scelta dall'amministrazione Spagnol è stata quella di rileggere il contratto con il fornitore comunale di energia elettrica. Scoprendo che il margine correttivo era contenuto: più o meno 20 per cento. Il che significa che il risparmio massimo possibile è appunto di un quinto. «Sono scelte contrattuali: limitando la forbice dei consumi si ottengono prezzi migliori». Una riduzione massima del 20 per cento significa che le luci pubbliche si spengono alle 4.30 del mattino e la città rimane al buio fino alle 6.40.
«Abbiamo fatto la scelta che pensiamo crei i disagi minori: sul piano della sicurezza era più rischioso accendere le luci pubbliche in ritardo».
LE POLEMICHE
In rete le polemiche si sprecano: «Ci sono ben altre voci di spesa da tagliare» o «Si taglino i loro compensi». Spagnol risponde: «Non ci sono sprechi tra le nostre spese. Sfido chiunque a indicarne anche uno solo». Il vero lato triste di questo avvio di austerity è la constatazione che non serve a molto: «Si tratta di un risparmio modesto. Il vero problema è che devono fermarsi i rincari» - commenta il sindaco Spagnol. Se il costo dell'energia elettrica triplica e tu puoi risparmiare solo il 20 per cento, non arriverai mai alla quadratura del cerchio: «Abbiamo chiesto anche alle società sportive di essere accorte quest'anno, limitando i consumi di luci e acqua calda alle reali necessità». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino