Shopping di hotel, case e terreni attorno al lago di Santa Croce: investitori russi progettano un centro turistico

ALPAGO -  Fare di Santa Croce del Lago una sorta di Portopiccolo, la mega struttura turistica di Sistiana (Trieste) realizzata da investitori russi e diventata in poco tempo...

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ALPAGO -  Fare di Santa Croce del Lago una sorta di Portopiccolo, la mega struttura turistica di Sistiana (Trieste) realizzata da investitori russi e diventata in poco tempo una meta estremamente esclusiva. Lo shopping da parte di una cordata italo-russa è iniziato ormai da mesi sulle rive del lago dell’Alpago dove da anni si tenta di far decollare un turismo stanziale, diverso dal domenicale mordi e fuggi che ben poco lascia sul territorio. La società, di cui ancora non si conosce il nome, ha già acquistato diversi terreni attorno al lago e anche l’ex hotel Nuovo. In ballo anche lo storico hotel Bolognese che si trova a poche decine di metri dal Nuovo nella frazione di Santa Croce del Lago. L’accordo non sarebbe ancora stato perfezionato, ma il passaggio sembra ormai imminente anche perché il Bolognese gode di una posizione strategica, con una vista mozzafiato su tutto il lago e sull’intera conca alpagota.

Le voci di una vendita dello storico locale sono alimentate dalla chiusura del locale avvenuta l’11 gennaio con riapertura prevista per il 4 aprile.  Ma molti altri sarebbero i contatti con privati per acquistare non solo terreni ma anche immobili. Trattative private che sfuggono al controllo dell’Amministrazione comunale di Alpago. La conferma che è in atto una grossa operazione immobiliare arriva anche dall’assessore al turismo,  Riccardo Sitran. «Prima di Natale - spiega Sitran - abbiamo avuto contatti con questa società. Sono venuti a chiedere informazioni soprattutto sotto il profilo urbanistico ma anche su possibili acquisti di immobili. Ci hanno chiesto diverse informazioni al quale stiamo cercando di dare risposta. Non abbiamo tuttavia parlato di progetti e credo che sia ancora presto per farlo. Tutto è parso ancora in uno stato embrionale».  Ma cosa ne pensa l’amministrazione di un intervento esterno, prevalentemente straniero, su un territorio finora rimasto quasi “selvaggio” sotto il profilo delle infrastrutture turistiche? «L’area del lago - prosegue Sitran - deve crescere perché ha tutte le potenzialità per farlo. L’arrivo di investitori esterni potrebbe essere la spinta per indurre anche i nostri imprenditori ad entrare in competizione, facendo crescere il settore turistico legato non solo al lago, ma anche alle altre eccellenze di cui dispone il nostro territorio, dal volo libero alla foresta del Cansiglio, ai percorsi ciclabili che si agganciano alle grandi ciclovie, senza parlare della ristorazione di alta qualità. Non ci resta che aspettare per vedere quali saranno i prossimi passi». Le voci di interessamento da parte dei russi su immobili e terreni ormai corrono rapidamente tra la gente. Se ne parla un po’ ovunque, senza però avere certezze. Oggi arriva la conferma che non si tratta solo di voci, ma di un’operazione che sembra avere obiettivi ambiziosi e soprattutto un portafoglio ben fornito. Indiscrezioni parlano di una disponibilità di circa 60-80 milioni di euro. Una cifra enorme che potrebbe non solo arricchire l’offerta turistica lacustre ma cambiare anche il volto del paesaggio. Il lago, del resto, da diventando sempre più appetibile per gli sport acquatici, grazie al vento che gonfia rapidamente le vele di kitesurf e barche. Spesso si vorrebbero ospitare grandi eventi sportivi, ma la mancanza di strutture ricettive limita l’espansione del settore. Bisognerà aspettare i russi per cambiare passo? Forse. Ma c’è anche chi già teme speculazioni.

 

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Il Gazzettino