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VENEZIA Un primo malore, improvviso, lo ha colpito lo scorso febbraio, mentre era in campo a insegnare rugby ai suoi ragazzi dell'under 18 del Venezia Rugby di cui era allenatore. Per Giancarlo Busatto quel primo malore, purtroppo, Non era stato una cosa passeggera: dopo qualche giorno il ricovero in ospedale, prima un infarto, poi un'ischemia. Due durissimi colpi che hanno stroncato anche un fisico possente come il suo, alto quasi due metri, stazza impegnativa. Ma non hanno spento il suo sorriso e soprattutto la testimonianza dei valori della palla ovale che ha lasciato nei suoi ragazzi, ma anche nei compagni di squadra, negli amici, con cui ha condiviso tante battaglie sportive in campo e fuori. Dopo quattro mesi trascorsi in ospedale, prima nel reparto di Rianimazione e poi in quello di Lungodegenza, Giancarlo Busatto è morto: aveva 54 anni.
L'ADDIO
Ieri si sono celebrati i funerali nella chiesa di Santa Maria Elisabetta, stracolma di amici che, per le norme anti-Covid e gli ingressi contingentati, arrivava fino all'esterno del piazzale.
IL FUNERALE
Ieri dopo la celebrazione eucaristica, presieduta da don Giancarlo Iannotta, il feretro è stato portato all'esterno della chiesa e tutti i ragazzi lo hanno circondato e salutato con l'urlo di incitamento. Un momento di saluto molto toccante da parte del suo mondo del rugby. Che poi si è dato appuntamento nella club house del sodalizio lagunare per proseguire a ricordarlo al campo da rugby delle Quattro Fontane.
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Il Gazzettino