Rovigo. La FemiCz vince sul Valorugby finora imbattuto: la squadra si risolleva dopo il derby

È una grande iniezione di fiducia per la squadra e l'ambiente della direzione presa con il nuovo corso tecnico

Femi Cz Rovigo contro Valorugby Emilia
Allister Coetzee può tornare definitivamente in Sudafrica: ieri era ad Amsterdam per Namibia-Canada 43-37. La FemiCz Rovigo vince anche senza di lui, ma con un tecnico...

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Allister Coetzee può tornare definitivamente in Sudafrica: ieri era ad Amsterdam per Namibia-Canada 43-37. La FemiCz Rovigo vince anche senza di lui, ma con un tecnico rodigino doc in panchina come Alessandro Lodi. È il verdetto della 6ª giornata del Peroni Top 10 di rugby nel quale i Bersaglieri un netto 31-17 ai Diavoli del Valorugby Emilia, unica squadra finora imbattuta e favorita (per qualità e quantità della rosa) insieme al Petrarca nella corsa scudetto. È una grande iniezione di fiducia per la squadra e l'ambiente della direzione presa con il nuovo corso tecnico. Il ciclo dei 4 scontri diretti si conclude con un bilancio in parità (2 vittorie in casa, 2 sconfitte fuori). Alla ripresa del torneo il Rovigo avrà 2 due sfide contro le ultime della classe (Cus Torino, Mogliano) per rimettersi in carreggiata anche in classifica.

La partita

La FemiCz in un Battaglini più pieno del Plebiscito nel derby, nonostante l'assurda concorrenza della Nazionale, ha controllato il match dall'inizio alla fine. Assorbito il previsto impatto fisico dei reggiani, ha neutralizzato con la linea di difesa e l'aggressività negli uno contro uno l'attacco dei rivali. Nella fase decisiva a metà secondo tempo è salita in cattedra la mischia, con l'ingresso di Swanepoel. Abbinata alla maggior disciplina (10 falli a 13) ha permesso di scavare il solco decisivo. Ancora problemi in touche (5 fra rubaste e storte), ma averne rubate e sporcate altrettante al Valorugby ha pareggiato i conti. In questo si sta distinguendo Cameron Lindasay, che non porta avanti un pallone, nel settore sa il fatto suo. La meta della sicurezza di Ferrario, propiziata dagli sguscianti avanzamenti dell'argentino e da un tambureggiante multifase, nasce proprio da un touche rubata dal seconda linea sudafricano, che poi va a fare il passaggio smarcante per il centro. Rovigo trova subito il vantaggio grazie a una meta di Bacchetti propiziata da due magie al piede: un 50/22 di Borin e un calcio/passaggio di Montemauri. Con la precisione dell'apertura prende poi il largo con i piazzatati. Al 29' potrebbe esserci la seconda meta, ma l'arbitro non ricorre al tmo sul toccato per annullare dubbio di un giocatore del Valorugby, sul quale si è poi avventato Ciofani schiacciando. Sembra lo stesso copione del derby. Il timore è che nella ripresa l'inerzia che ha portato al 14-3 si capovolga. Un pallone stoppato a Montemauri al 1', un salvataggio su una multifase di Ferrario al 3' e un break di 60 metri da mischia di Bertaccini e Majstorovic da lato di Ciofani al 10' fanno temere il peggio. Invece l'indisciplina del Valorugby (6 falli consecutivi e il giallo a Ortombina) porgono al Rovigo l'assist decisivo. Ferro segna pilotando una rolling maul nata da penaltouche per fallo in mischia. Bertaccini replica raccogliendo un calcio/passaggio di Newton su multifase. Ma Ferrario con la travolgente azione del 31' chiude i conti. La meta di Thomas Dominguez, agevolata da un infortunio di Lertora che lascia sguarnito il canale difensivo, serve solo ad alimentare le speranze di bonus dei reggiani. Invece la gestione tattica finale dettata da Lodi, l'efficacia dei cambi e la difesa aggressiva tolgono ai rivali anche questa velleità. Rovigo trionfa con merito. 

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Il Gazzettino