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CARBONERA (TREVISO) - Il terzo furto negli ultimi tre anni e sempre a Natale. Ieri mattina, nella sede di Vascon a Carbonera, i volontari di Oltre il Labirinto hanno scoperto che, la notte precedente, qualcuno si era nuovamente intrufolato nei loro laboratori (all’interno degli spazi della cooperativa Alternativa Ambiente) per rubare cibi e bevande con cui i giovani ospitati nel centro diurno stavano in queste settimane preparando le tradizionali ceste natalizie. L’ammontare del bottino è di circa 1500 euro. Un episodio che colpisce un luogo dove quotidianamente si lavora per il benessere di soggetti deboli che si danno da fare per sentirsi utili con i loro piccoli mestieri d’ogni giorno.
VIDEOCAMERE
Dalle videocamere di sicurezza che hanno immortalato il presunto colpevole, è possibile ricostruire come già nel tardo pomeriggio (poco dopo le 17) l’uomo avesse compiuto un sopralluogo in zona, ispezionando i locali dall’esterno per poi forzare la serratura intorno alle 21 e iniziare il suo saccheggio.
LO SFOGO
«Lo scorso anno avevamo installato tre telecamere, cambiato le serrature, ma ancora non è bastato a fermare i malintenzionati - ha commentato Mario Paganessi, presidente della Fondazione - non è tanto per il valore della merce in sé che siamo preoccupati, bensì per la delusione e il possibile trauma dei nostri ragazzi che sono particolarmente sensibili a episodi come questo, eventi che rischiano di minare la loro serenità. Ieri sono rimasti colpiti dall’accaduto, ma abbiamo subito cercato di impegnarli in altre attività. Così siamo riusciti a tranquillizzarli». Già nella tarda mattinata, però, Paganessi e Domenico Gava (vice-presidente) si sono messi in moto per sistemare la stanza e mettere in salvo quanto rimasto, grazie all’aiuto della azienda Agricola Nonno Andrea, da sempre al fianco di Oltre il Labirinto: «Adesso non resta che riparare i danni subiti (come la serratura) e pensare a recuperare altri prodotti per rifare velocemente le ceste - ha detto ancora Paganessi - sono episodi che danno veramente fastidio, specie quando si ripetono come in questo caso». «Ora ci daremo da fare per completare quello che i nostri ragazzi avevano cominciato - ha aggiunto Alberto Cais, presidente onorario della Fondazione - andremo alla ricerca di bevande e cibarie che permettano ai nostri ragazzi di portare a termine il loro lavoro: è una cosa a cui tengono davvero. Come per altre attività, questo è il loro mestiere e si impegnano con serietà e passione per svolgerlo sempre al meglio».
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