TRIESTE - Cinquecento smartphone spariti progressivamente dal punto vendita della Tim in Piazza della Borsa. Sul maxi furto stanno indagando da diverso tempo i Carabinieri ai...
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Il riserbo è massimo e le indagini proseguono incessanti per fare chiarezza su quello che sembra a tutti gli effetti un furto "a rate" ossia non un colpo messo a segno nella notte dai ladri mentre il negozio era chiuso (come avviene solitamente per questa tipologia di reato) ma con contorni piuttosto differenti che porterebbero ad accendere i riflettori su chi, nel punto vendita, ci ha lavorato e che - col passare dei mesi - avrebbe sottratto i telefonini facendoli letteralmente sparire. Il quotidiano locale riferisce che due dipendenti sarebbero stati sospesi e momentaneamente allontanati in via precauzionale dal posto di lavoro.
Il negozio in questione si trova nel salotto buono della città ed è frequentato quotidianamente da moltissimi clienti ed è dotato di telecamere di videosorveglianza che finora, tuttavia, non sono servite ad incastrare il o i colpevoli. Si tratterebbe di 500 telefonini imballati nelle rispettive scatole. Non è escluso che i responsabili del maxi furto si siano avvalsi di complici esterni per portare la refurtiva fuori dal negozio per venderli - ma è soltanto una ipotesi - al mercato nero o sul web.
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Il Gazzettino