Secessionisti, per il tanko-bis chiesti 31 rinvii a giudizio /Video

ROVIGO - Un centinaio di indipendentisti lombardo-veneti da stamane sta manifestando davanti al Tribunale di Rovigo, dove è in corso l'udienza preliminare del processo...

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ROVIGO - Un centinaio di indipendentisti lombardo-veneti da stamane sta manifestando davanti al Tribunale di Rovigo, dove è in corso l'udienza preliminare del processo per il progetto d'insurrezione armata sventato nel 2014. Una quarantina gli imputati: il pm ha deciso 15 non luogo a procedere e ha chiesto 31 rinvi a giudizio. L'udienza, dopo la requisitoria dei pm e gli interventi dei difensori di alcuni degli imputati, è stata poi aggiornata dal Gup, Alessandra Martinelli, al 14 luglio. La pubblica accusa aveva anche avanzato richiesta di rinnovazione della perizia sul tanko - che 2016 era stato definito «un'arma non da guerra, o tipo guerra» - alla quale si erano opposte le difese, ritenendola tardiva e non necessaria. Il giudice l'ha infine respinta.

 


Il procedimento giudiziario è in relazione alla costruzione del tanko, un carrarmato artigianale, con il quale un gruppo di secessionisti lomabardo-veneti voleva occupare nel 2014 piazza San Marco a Venezia, in una riedizione del primo assalto del 9 maggio 1997. I fatti risalgono all'aprile 2014 quando il mezzo corazzato che doveva servire ad un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco, venne trovato in un capannone chiamato "Arsenale", nel padovano, epicentro del gruppo di secessionisti veneti finti nell'inchiesta, condotta dai Ros, per associazione sovversiva. Per loro l'accusa di aver promosso, costituito, organizzato e finanziato l'associazione "L'Alleanza" per occupare piazza San Marco a Venezia a bordo di un tanko. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino