Dipendenti, pausa caffè più amara obbligo di recuperare il tempo perso

Dipendenti, pausa caffè più amara obbligo di recuperare il tempo perso
ROVIGO  La pausa caffè è sacra. Non si tratta di bighellonare per una decina di minuti lontani dal posto di lavoro ma di un momento per staccare il cervello e...

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ROVIGO  La pausa caffè è sacra. Non si tratta di bighellonare per una decina di minuti lontani dal posto di lavoro ma di un momento per staccare il cervello e tornare più concentrati e dunque più produttivi. Motivo per il quale lo stop davanti alla tazzina fumante è tutelato anche da alcuni contratti di lavoro. Ed è per questo che quando si cerca di metterci le mani, si solleva un polverone.

Non fa eccezione la storia che arriva dall'ospedale dove due dirigenti amministrativi, con una e-mail, hanno informato che il personale che intenda assentarsi, anche brevemente, durante l'orario di lavoro, deve essere autorizzato preventivamente ed è tenuto a timbrare l'uscita e il rientro per qualsiasi assenza. Insomma, se si vuol fare la pausa caffè, va bene, però poi i minuti persi si debbono recuperare a fine giornata.



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Il Gazzettino