Duomo, il campanile perde i pezzi: cadono giù dalla torre campanaria

Duomo, il campanile perde i pezzi: cadono giù dalla torre campanaria
LENDINARA - Il campanile di Santa Sofia perde pezzi proprio mentre la parrocchia cerca oltre un milione di euro per sistemare il duomo, che ha una navata chiusa da gennaio e...

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LENDINARA - Il campanile di Santa Sofia perde pezzi proprio mentre la parrocchia cerca oltre un milione di euro per sistemare il duomo, che ha una navata chiusa da gennaio e necessita di tanti lavori urgenti. La caduta dei frammenti dalla torre campanaria è un'altra tegola per la parrocchia, la seconda da quando la comunità è guidata dai due nuovi pastori. Don Alberto Rimbano e don Michele Samiolo hanno fatto il loro ingresso a fine ottobre 2018 e si sono già trovati a fronteggiare una situazione difficile a gennaio, quando è caduta una porzione del soffitto affrescato nella zona del transetto davanti all'altare del Santissimo.


Le successive verifiche condotte sullo stato dell'intero soffitto del duomo hanno messo in rilievo l'esistenza di molte altre zone pericolanti e per questo la navata di sinistra, adiacente alla sacrestia, da inizio anno è chiusa e rimane inaccessibile.

 
I parroci hanno preso in mano la situazione facendo predisporre un progetto complessivo di risistemazione che comprende non solo le zone danneggiate del soffitto affrescato, ma anche tutte le altre parti della chiesa in condizioni critiche: tetto, facciata, sagrato e impianto di riscaldamento.
Il conto per fare tutto questo è salato: secondo le stime servirà più di un milione, e anche se la Fondazione Cariparo ha già assicurato un contributo di 150mila euro e da mesi i parrocchiani si stanno dando da fare con concerti e iniziative per raccogliere offerte, l'obiettivo è ancora molto lontano.
CONTO SALATO
In questo contesto, quanto sta accadendo al campanile è una situazione ancor più difficile da affrontare, come ammette don Alberto Rimbano, pastore di Santa Sofia. «Da quando siamo arrivati sono successe varie cose e ci siamo orientati a concentrare le energie per cercare di restaurare il duomo di Santa Sofia il più possibile dice il parroco Ci sono situazioni pesanti che vorremmo cercare di risolvere, la navata sinistra ha bisogno di essere messa in sicurezza per essere riaperta e vorremmo rimuovere anche la rete dalla navata centrale. La chiesa sarà restaurata un passo alla volta, coi contributi che chiederemo di anno in anno alla Cei e ad altri enti, e sicuramente non abbiamo i fondi per andare a sistemare anche il campanile». Il problema della caduta di frammenti dalla torre campanaria, decisamente, non era in agenda ed è precipitata, letteralmente, sulla parrocchia. «La cosa importante per noi ora è la messa in sicurezza, non ci sogniamo neppure di poter parlare di restauro», aggiunge don Alberto. Nei giorni scorsi il sindaco Luigi Viaro ha ricordato l'interesse del Comune a promuovere con la Curia un progetto per rendere visitabile il campanile e ha preannunciato l'idea di dar vita a una fondazione per raggiungere l'obiettivo che, a questo punto, dovrebbe comportare non solo la sistemazione interna ma anche interventi sugli elementi architettonici esterni.

In attesa di verifiche ulteriori tutta l'area attorno al campanile resta chiusa, tassativamente vietata a veicoli e pedoni per il pericolo esistente.
Ilaria Bellucco Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino