ROVIGO Massimo Bergamin rimane aggrappato alla sua poltrona, ma la Lega e il resto della maggioranza gli voltano le spalle e gli chiedono un passo indietro. Il sindaco persiste...
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IL TENTATIVO Ieri mattina è sceso da Treviso il commissario regionale del Carroccio Gianantonio Da Re, seguito dal responsabile nazionale per la gestione degli enti locali Stefano Locatelli, uomo di fiducia del segretario federale Matteo Salvini. Il ritrovo è stato nell'ufficio del sindaco, ricevendo in riunione Vani Patrese (capogruppo FI), Silvano Mella (Presenza cristiana), Renato Borgato (Forza Italia) e Paolo Avezzù (Obiettivo Rovigo). Chi ha partecipato ha raccontato di un incontro dai toni molto accesi, durante il quale gli azzurri e i centristi cattolici hanno spiegato al sindaco che avrebbero atteso la conferma scritta da parte della Lega per il sostegno al sindaco fino al termine del mandato. Solo Borgato e Avezzù hanno continuato a mediare, cercando di ricucire uno strappo tra primo cittadino e consiglio comunale che appare ormai irrimediabile.
«Avezzù non può comportarsi così, vuole rimanere su a tutti i costi quando è stato lui a fare tutto firmando quel comunicato in cui Obiettivo Rovigo dichiarava di essere uscito dalla maggioranza», ha tuonato Patrese.
Il Gazzettino