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ADRIA - Il mondo della ristorazione e i titolari delle strutture ricettive di Adria e del Basso Polesine scenderanno in strada oggi a Rovigo, sotto i palazzi di Prefettura e Provincia, per far sentire, tramite un sit- in, la loro voce sulla vicenda autodromo. L’appuntamento è fissato per le 9.30. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con le forze politiche adriesi.
Ad oltre due mesi dalla chiusura dell’Adria International Raceway, il mondo economico locale è pronto a chiedere udienza e risposte alle istituzioni. Solo una settimana fa il sindaco Omar Barbierato aveva definito l’ultimo incontro, avuto mercoledì con il prefetto Clemente Di Nuzzo ed il viceprefetto Rosa Correale «una occasione importante, di confronto e di ascolto». Una delegazione di imprenditori inoltre sarà ricevuta in Provincia.
REGIONE COINVOLTA
La questione autodromo approderà sempre oggi anche a Venezia. In sede di consiglio regionale sarà discussa la mozione presentata dalla consigliera regionale Laura Cestari (Lega) che intende impegnare la giunta a farsi promotrice nelle sedi competenti per favorire una rapida soluzione alla vicenda, al fine di evitare l’ennesimo grave danno all’economia locale e per cercare di recuperare le attività già programmate. «Si tratta della sola pista italiana - commenta Cestari - dotata di sei settori di cronometraggio e può contare su un impianto di illuminazione totale per le competizioni endurance internazionali. La chiusura della struttura polifunzionale porterebbe inevitabilmente un danno enorme non solo a chi lavora all’interno ma anche all’indotto».
INCONTRO IN CITTÀ
Domani, alle 21.15, la galleria degli artisti del teatro comunale di piazza Cavour ospiterà un incontro tra l’amministrazione comunale e i titolari di attività di somministrazione e ristorazione, legate all’autodromo. «L’incontro servirà al fine di attivare iniziative - si legge in una nota di palazzo Tassoni - che aiutino gli imprenditori a mitigare l’impatto negativo dovuto alla chiusura dell’autodromo». Sarà anche l’occasione per chiarire alcuni passaggi importanti di questa intricata vicenda.
Palazzo Tassoni dovrà spiegare i motivi per i quali il campanello d’allarme per l’autodromo sia scattato solo dopo il 17 gennaio, giorno in cui vennero posti i sigilli alla struttura sportiva, nonostante il Comune abbia avanzato e sia stato ammesso, come creditore privilegiato, nello stato passivo del fallimento F&M, l’ex gestore di Adria International Raceway.
Il Gazzettino