L'estate di Luciano: vacanze nel Delta con i cani "salvati" dai maltrattamenti

luciano Alpino sulla spiaggia di Rosolina con alcuni dei cani "sgangherati"
ROSOLINA - Non sta passando certo inosservato in questi giorni a Rosolina Mare un allegro gruppo di cani “sgangherati” su dei carrellini da sgambo, al seguito del...

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ROSOLINA - Non sta passando certo inosservato in questi giorni a Rosolina Mare un allegro gruppo di cani “sgangherati” su dei carrellini da sgambo, al seguito del bresciano Luciano Alpino. L’uomo, assieme a 12 cani disabili che lui chiama per l’appunto “angeli sgangherati”, quest’anno ha scelto di trascorrere per la prima volta una settimana di vacanza al mare scegliendo la località turistica rosolinese e testando il benessere degli amici a quattro zampe direttamente dallo stabilimento Tamerici Dog, riservato a chi va in spiaggia in compagnia dei propri cani. «È stata una signora di Brescia a dirmi che qui si era trovata benissimo con i cani – spiega Alpino - e così quest’anno ho deciso di trascorrere una settimana al mare.   Qui è bellissimo perché è sì Adriatico, ma è un posto sereno e tranquillo. Normalmente non amo il caos della Riviera ma qui c’è gente veramente bravissima, sono tutti veramente disponibili a darci una mano. E i “cani sgangherati” sono felici».

LA VACANZA
La vacanza a Rosolina Mare con il gruppo di cani disabili di cui Alpino si prende cura, dopo averli salvati da abbandono e maltrattamenti, si sta così rivelando un successo e, oltre ai servizi che qui trova per i suoi animali, il bresciano si è ritrovato al centro di un’inattesa catena di solidarietà che è nata spontaneamente tra le persone in villeggiatura che gli si avvicinano e si fanno raccontare la sua storia e di quella delle bestiole che sono con lui. «Prima non eravamo mai andati al mare – prosegue -. Non è semplice portare fuori gli “sgangherati”. Stavolta invece ci ho provato e sono strafelice di quello che sta succedendo. C’è tanta gente che viene a conoscerci e credo che queste siano le cose che ripagano dei tanti sacrifici. Ci sono persone di Rovigo, di Padova e di Vicenza che ci aiutano, i veneti sono veramente persone di grande cuore».
CANI “SGANGHERATI”

Sono 12 i cani che il bresciano ha scelto di portare con sé. «Con me ci sono quelli che mi sono più legati, ma ognuno di loro, come le persone, ha un carattere e martedì due di loro li ho dovuti riportare a Brescia perché in spiaggia non si trovavano bene. In compenso ho portato giù Pippo, un cane a cui hanno spezzato la schiena, e lui qua si sta divertendo tanto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino