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PORDENONE - Aperitivi, serate, feste. Fino a quando la pandemia non ha cambiato tutto, era un riferimento. Già, era, perché da ieri non lo sarà più. E il centro di Pordenone perderà un pezzetto di felicità. Chi verrà avrà il compito difficilissimo di non far rimpiangere ciò che c’era. Ed era tanto, per tanti. Il Cenacolo di via San Francesco ha chiuso. Walter Morettin ha detto basta, e ieri ha salutato i clienti che sono passati per l’ultimo pranzo. Tanta gente, tanti ricordi. Otto anni volati via e adesso il cambio di gestione. Cosa arriverà al posto del Cenacolo? La sorpresa tra qualche riga.
IL RICORDO
Prima è doveroso il momento dell’amarcord, delle mille serate passate (inverno-estate, zero differenze) ammassati fuori dal Cenacolo o stretti all’interno quando fuori si gelava. «Oggi per noi è un’emozione - spiega Valentina, figlia del titolare -, un nodo alla gola allucinante».
IL FUTURO
E adesso cosa succede in via San Francesco? Il Cenacolo per ora chiude e la riapertura dello spazio non sarà cosa immediata. Si sa però quale sarà molto probabilmente il futuro del locale. Primo, non sarà più un ristorante come lo si conosceva fino ad ora. La cessione da parte della famiglia Morettin è già avvenuta e sulla successione ci sono dei rumor consistenti, che rimbalzano tra gli altri ristoratori e trovano più di una conferma. Al posto del Cenacolo nascerà una gineria di qualità, un franchising che sbarcherà a Pordenone per far concorrenza ai “giganti” dell’aperitivo del centro. Serviranno mesi di lavori per riadattare il locale e per trasformarlo. Quindi per ora serrande abbassate. Un ultimo passaggio riguarda i futuri titolari. Tra chi ha scelto di investire c’è il marchio Pordenone, in tutti i sensi. Sarebbero infatti coinvolti anche gli ex calciatori neroverdi Salvatore Burrai (in foto) e Alberto Filippini.
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Il Gazzettino