​A rischio licenziamento 143 gli addetti alle pulizie delle scuole trevigiane

A rischio licenziamento 143 gli addetti alle pulizie delle scuole trevigiane
TREVISO Sono 143 gli addetti alle pulizie delle scuole trevigiane che adesso rischiano di ritrovarsi improvvisamente senza lavoro. Martedì faranno scattare lo sciopero per...

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TREVISO Sono 143 gli addetti alle pulizie delle scuole trevigiane che adesso rischiano di ritrovarsi improvvisamente senza lavoro. Martedì faranno scattare lo sciopero per provare a scongiurare un destino che sembra segnato. La legge di bilancio dell'anno scorso ha imposto l'internalizzazione del personale che ripulisce le aule, i laboratori, gli uffici e i corridoi dei vari istituti. E così le cooperative che gestiscono il servizio di pulizia hanno avviato i licenziamenti. Mentre queste persone sono a un passo dal rimanere a casa, però, ad oggi non ci sono ancora le nuove norme che dovrebbero definire le modalità per le assunzioni direttamente all'interno delle scuole. 

Sta prendendo forma un limbo che si traduce in una sola parola: licenziamento. Altro che stabilizzazione. Un gran pasticcio, insomma. «Alla luce della procedura di licenziamento collettivo denunciano dalla Filcams-Cgil in questi giorni sono partite le prime lettere indirizzate a 143 lavoratori in provincia di Treviso». Ormai sembra essere solo  una questione di giorni. Ma gli addetti alle pulizie non ci stanno. Non hanno alcuna intenzione di essere le uniche vittime di un cortocircuito burocratico. Ora sono sul piede di guerra. Martedì incroceranno le braccia in tutta Italia. E se sarà necessario poi porteranno avanti la protesta in tutti i modi possibili. Dopo l'ultimo incontro al ministero dell'Istruzione, le sigle di categoria hanno sollecitato a più riprese l'attivazione dell'internalizzazione dei servizi di pulizia e dei servizi ausiliari nelle scuole. All'inizio di agosto i sindacati avevano ricevuto la bozza del decreto necessario per dare attuazione alla norma sulla stabilizzazione. A seguito di quell'incontro, le organizzazioni avevano presentato una serie di valutazioni, osservazioni e proposte nel merito. «Ma il decreto non è stato ancora emanato fanno sapere sempre dalla Cgil e i tempi del passaggio, che dovrebbe avvenire, a norma di legge, a decorrere dal primo gennaio del 2020, si vanno stringendo senza che siano state ancora poste delle premesse chiare circa la gestione complessiva di tutta la platea di lavoratori oggi occupata, di cui vanno salvaguardati reddito e occupazione». Per il momento non sono arrivate risposte. Da qui la decisione di scioperare. «I sindacati che hanno proclamato per il 15 ottobre una giornata di sciopero nazionale degli addetti ex Lsu (lavoratori socialmente utili, ndr) e Appalti Storici concludono dalla Filcams-Cgil di Treviso chiedono il rispetto dei tempi previsti dalla legge di bilancio sulla stabilizzazione del servizio e sulla continuità occupazionale per tutti i lavoratori dalle imprese del settore affidatarie ed esecutrici degli appalti nell'ambito della convenzione Consip Scuole». 
Mauro Favaro  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino