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PORDENONE - A quasi due settimane dall’esplosione del caso dei bagni unisex e della carriera alias al liceo Grigoletti di Pordenone, l’Arcigay del Friuli Venezia Giulia ce l’ha fatta: sono stati raccolti i fondi necessari per il ritorno ufficiale del progetto “A scuola per conoscersi” nelle scuole della regione. Si tratta del progetto contro il bullismo omofobico che a suo tempo aveva sollevato un polverone in tutto il Friuli Venezia Giulia e i cui fondi erano stati tagliati dalla prima amministrazione regionale di centrodestra, quindi ancora nel 2018.
IL PIANO
«Aricgay Friuli - si legge nell’annuncio dell’associazione - in collaborazione con le diverse associazioni Lgbtqia+ del territorio, continuerà a portare avanti la cultura del rispetto di tutte le diversità, anche tramite il progetto “A scuola per conoscerci”, per il quale è stata istituita una raccolta fondi.
IL CONTESTO
Inevitabile un parallelo con l’istituzione della carriera alias e dei bagni unisex al liceo Grigoletti di Pordenone. «Arcigay Friuli - si legge - esprime piena solidarietà a tutte le persone che si sono sentite offese e attaccate dagli atti di vandalismo compiuti al liceo “Grigoletti” e all’istituto Isis “Zanussi” di Pordenone nei giorni scorsi, a seguito dell’introduzione di bagni unisex e della carriera alias. Nel discorso politico, ormai, è sempre più acceso il dibattito sull’introduzione dei bagni unisex, non solo nelle scuole, ma in tutti i luoghi pubblici. Questi dovrebbero essere accessibili a chiunque, a prescindere dal sesso assegnato alla nascita, perché riguardano il diritto delle persone a non sentirsi discriminate e deve essere questo il punto focale. «Per tutte queste motivazioni, Arcigay Friuli ribadisce la condanna a questi episodi intimidatori ed è pronta a farsi carico delle istanze che soprattutto le nuove generazioni sentono proprie. La scuola dovrebbe essere il luogo in cui ogni persona possa sentirsi accolta e protetta, libera di esprimere tutte le sfaccettature della propria identità e continueremo a lavorare affinché lo diventi».
LA POLITICA
Posizione, questa, condivisa anche da Sinistra Italiana: «Nella nostra città, come nelle nostre scuole, ogni persona deve potersi sentire libera e accolta per quello che è. Quello che è accaduto al liceo Grigoletti di Pordenone è la dimostrazione di come la dirigenza e i ragazzi si siano uniti per garantire il benessere di tutti senza per questo limitare i diritti di nessuno», dichiara il segretario regionale di Sinistra Italiana Sebastiano Badin. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino