L’Arcigay ce l’ha fatta: raccolti i fondi per finanziare l’educazione gender. Torna in classe il progetto contestato

Lunedì 24 Aprile 2023 di M.A.
L Arcigay ce l ha fatta: raccolti i fondi per finanziare l educazione gender.

PORDENONE - A quasi due settimane dall’esplosione del caso dei bagni unisex e della carriera alias al liceo Grigoletti di Pordenone, l’Arcigay del Friuli Venezia Giulia ce l’ha fatta: sono stati raccolti i fondi necessari per il ritorno ufficiale del progetto “A scuola per conoscersi” nelle scuole della regione.

Si tratta del progetto contro il bullismo omofobico che a suo tempo aveva sollevato un polverone in tutto il Friuli Venezia Giulia e i cui fondi erano stati tagliati dalla prima amministrazione regionale di centrodestra, quindi ancora nel 2018. 


IL PIANO
«Aricgay Friuli - si legge nell’annuncio dell’associazione - in collaborazione con le diverse associazioni Lgbtqia+ del territorio, continuerà a portare avanti la cultura del rispetto di tutte le diversità, anche tramite il progetto “A scuola per conoscerci”, per il quale è stata istituita una raccolta fondi. Le numerose offerte ricevute in così poco tempo hanno permesso di raggiungere l’obiettivo prefissato, per riprendere a sostenere il progetto a pieno regime, data la mancanza dei finanziamenti regionali. Continueremo a formare e ad informare portando evidenze scientifiche in contrapposizione a teorie e ideologie prive di fondamento, promuovendo la cultura del rispetto di ogni forma di diversità, per rendere le scuole ambienti accoglienti. Troviamo assurdo che nel 2023 debbano essere gli enti del terzo settore a fornire i modelli educativi che dovrebbero essere inseriti nei programmi scolastici». 


IL CONTESTO
Inevitabile un parallelo con l’istituzione della carriera alias e dei bagni unisex al liceo Grigoletti di Pordenone. «Arcigay Friuli - si legge - esprime piena solidarietà a tutte le persone che si sono sentite offese e attaccate dagli atti di vandalismo compiuti al liceo “Grigoletti” e all’istituto Isis “Zanussi” di Pordenone nei giorni scorsi, a seguito dell’introduzione di bagni unisex e della carriera alias. Nel discorso politico, ormai, è sempre più acceso il dibattito sull’introduzione dei bagni unisex, non solo nelle scuole, ma in tutti i luoghi pubblici. Questi dovrebbero essere accessibili a chiunque, a prescindere dal sesso assegnato alla nascita, perché riguardano il diritto delle persone a non sentirsi discriminate e deve essere questo il punto focale. «Per tutte queste motivazioni, Arcigay Friuli ribadisce la condanna a questi episodi intimidatori ed è pronta a farsi carico delle istanze che soprattutto le nuove generazioni sentono proprie. La scuola dovrebbe essere il luogo in cui ogni persona possa sentirsi accolta e protetta, libera di esprimere tutte le sfaccettature della propria identità e continueremo a lavorare affinché lo diventi». 


LA POLITICA
Posizione, questa, condivisa anche da Sinistra Italiana: «Nella nostra città, come nelle nostre scuole, ogni persona deve potersi sentire libera e accolta per quello che è. Quello che è accaduto al liceo Grigoletti di Pordenone è la dimostrazione di come la dirigenza e i ragazzi si siano uniti per garantire il benessere di tutti senza per questo limitare i diritti di nessuno», dichiara il segretario regionale di Sinistra Italiana Sebastiano Badin.

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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