«Gatto delle nevi, impianti, neve artificiale: il rincaro del gasolio ci ammazza»

«Gatto delle nevi, impianti, neve artificiale: il rincaro del gasolio ci ammazza»
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BELLUNO - La stagione invernale di Nevegal 2021 sta procedendo bene, nonostante molte scuole e asili a causa dei contagi e della difficoltà di organizzare i trasporti con gli studenti abbiamo chiesto di posticipare i corsi, o in alcuni casi - hanno rinviato i corsi a data da destinarsi. Certo, se nevicasse ancora un po', l'intero paesaggio ne gioverebbe, ciò nonostante il presidente Alessandro Molin è certo di una cosa: «Abbiamo neve eccezionale. Su Nevegàl a dicembre ha nevicato più che in altre zone e, insieme alla neve artificiale, le piste reggono molto bene. Certo una nevicata non guasterebbe».


LA RISPOSTA

Anche ieri, giusto per dare la cronaca, sul Colle si sono ritrovati 180 concorrenti per la gara di sci Lattebusche e si sono contati circa 2500 primi ingressi. Nel periodo natalizio si sono stimati all'incirca 2mila primi ingressi al giorno, oltre alle gare. Non c'erano maestri di sci a sufficienza per soddisfare tutte le esigenze. L'offerta del comprensorio ha aggiunto anche lo sci in notturna il venerdì sera. Si può sciare sotto le stelle dalle 19.30 alle 22 e «più di qualcuno si è organizzato già nei primi due venerdì spiega Molin è un'opportunità che la gente gradisce molto». D'altra parte le piste illuminate (con le discese da cui si gode di una visuale unica sulla Valbelluna addormentata) risvegliano la voglia di molti a imbracciare gli sci ed ascendere sul Colle dopo il lavoro.


I CONTI

Detto questo, «il momento è di stasi, nel senso che mancando le scuole, abbiamo più calma durante la settimana e buon afflusso sabato e domenica. L'esperimento degli stagionali di sci alpinismo e degli skipass sta funzionando molto bene». Si faccia conto che, in molti casi, nei 1700 stagionali (di cui 90% sci alpino) venduti parecchi appassionati hanno aggiunto anche quello dello sci alpinismo (10%). Uno dei grandi problemi di quest'anno è il rincaro dell'energia e del gasolio. «Ciò che penalizza le stazioni e le attività sono proprio il rincaro delle bollette elettriche. Se si spendeva 100mila euro fino all'anno scorso oggi si spendono 250mila euro. O lo stato interviene altrimenti è un salasso. Senza parlare del pieno di gasolio per il gatto nelle nevi, di circa 300 euro al giorno. Se fino allo scorso anno si parlava di 1.30, quest'anno è schizzato a 1.70». I costi dell'energia, d'altra parte, mettono a rischio tutte le attività che ancora resistono in montagna, in particolare le stazioni invernali che per gli impianti di risalita e di innevamento artificiale, oggi indispensabili, hanno un consistente consumo. Oltre a tutti i costi legati alla pandemia, che sono stati resi obbligatori dallo scorso anno: mascherine, dispositivi di sicurezza, personale che controlla il distanziamento e così via.


I CONTROLLI

E ora anche il controllo del super green pass: «Al fine di garantire la sicurezza degli utenti, nel rispetto delle nuove misure anticontagio, la società Nevegal 2021 a decorrere dal 10 gennaio 2022 provvederà a controllare il possesso del green pass rafforzato prima dell'emissione dello skipass, con esclusione dei bambini di età inferiore ai 12 anni. I possessori di skipass stagionale sci alpino e skipass scialpinismo sono tenuti a recarsi alle casse muniti di documento d'identità per la validazione del documento di viaggio. In assenza di validazione, sarà automaticamente negato l'accesso agli impianti. Dopo il controllo di primo accesso/validazione, saranno eseguite verifiche a campione da parte degli organi di Polizia e degli addetti della Società, in particolare per gli sci alpinisti che non hanno accesso condizionato. Eventuali aggiornamenti normativi e di gestione saranno tempestivamente pubblicati sui nostri canali d'informazione. Vi consigliamo, se avete la possibilità, di validare il vostro Skipass nei giorni feriali, al fine di evitare ulteriori assembramenti e code».
Fe.Fa.
 

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Il Gazzettino