BELLUNO - La stagione invernale di Nevegal 2021 sta procedendo bene, nonostante molte scuole e asili a causa dei contagi e della difficoltà di organizzare i trasporti con gli studenti abbiamo chiesto di posticipare i corsi, o in alcuni casi - hanno rinviato i corsi a data da destinarsi.
LA RISPOSTA
Anche ieri, giusto per dare la cronaca, sul Colle si sono ritrovati 180 concorrenti per la gara di sci Lattebusche e si sono contati circa 2500 primi ingressi. Nel periodo natalizio si sono stimati all'incirca 2mila primi ingressi al giorno, oltre alle gare. Non c'erano maestri di sci a sufficienza per soddisfare tutte le esigenze. L'offerta del comprensorio ha aggiunto anche lo sci in notturna il venerdì sera. Si può sciare sotto le stelle dalle 19.30 alle 22 e «più di qualcuno si è organizzato già nei primi due venerdì spiega Molin è un'opportunità che la gente gradisce molto». D'altra parte le piste illuminate (con le discese da cui si gode di una visuale unica sulla Valbelluna addormentata) risvegliano la voglia di molti a imbracciare gli sci ed ascendere sul Colle dopo il lavoro.
I CONTI
Detto questo, «il momento è di stasi, nel senso che mancando le scuole, abbiamo più calma durante la settimana e buon afflusso sabato e domenica. L'esperimento degli stagionali di sci alpinismo e degli skipass sta funzionando molto bene». Si faccia conto che, in molti casi, nei 1700 stagionali (di cui 90% sci alpino) venduti parecchi appassionati hanno aggiunto anche quello dello sci alpinismo (10%). Uno dei grandi problemi di quest'anno è il rincaro dell'energia e del gasolio. «Ciò che penalizza le stazioni e le attività sono proprio il rincaro delle bollette elettriche. Se si spendeva 100mila euro fino all'anno scorso oggi si spendono 250mila euro. O lo stato interviene altrimenti è un salasso. Senza parlare del pieno di gasolio per il gatto nelle nevi, di circa 300 euro al giorno. Se fino allo scorso anno si parlava di 1.30, quest'anno è schizzato a 1.70». I costi dell'energia, d'altra parte, mettono a rischio tutte le attività che ancora resistono in montagna, in particolare le stazioni invernali che per gli impianti di risalita e di innevamento artificiale, oggi indispensabili, hanno un consistente consumo. Oltre a tutti i costi legati alla pandemia, che sono stati resi obbligatori dallo scorso anno: mascherine, dispositivi di sicurezza, personale che controlla il distanziamento e così via.
I CONTROLLI
E ora anche il controllo del super green pass: «Al fine di garantire la sicurezza degli utenti, nel rispetto delle nuove misure anticontagio, la società Nevegal 2021 a decorrere dal 10 gennaio 2022 provvederà a controllare il possesso del green pass rafforzato prima dell'emissione dello skipass, con esclusione dei bambini di età inferiore ai 12 anni. I possessori di skipass stagionale sci alpino e skipass scialpinismo sono tenuti a recarsi alle casse muniti di documento d'identità per la validazione del documento di viaggio. In assenza di validazione, sarà automaticamente negato l'accesso agli impianti. Dopo il controllo di primo accesso/validazione, saranno eseguite verifiche a campione da parte degli organi di Polizia e degli addetti della Società, in particolare per gli sci alpinisti che non hanno accesso condizionato. Eventuali aggiornamenti normativi e di gestione saranno tempestivamente pubblicati sui nostri canali d'informazione. Vi consigliamo, se avete la possibilità, di validare il vostro Skipass nei giorni feriali, al fine di evitare ulteriori assembramenti e code».
Fe.Fa.