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BELLUNO - Tutti in Nevegal. Nell'agosto della montagna bellunese, il Colle sta registrando numeri da record. La media giornaliera degli accessi dei turisti all'ufficio informazioni del piazzale parla di 300 400 persone al giorno, con picchi di 700 800 nei fine settimane di sole di agosto. Dati che fotografano una località al pieno del suo splendore, una sorta di amarcord degli anni Ottanta. Certo, non è tutto rose e fiori e serve lavorare sulla destagionalizzazione per assicurare un via vai tutto l'anno, ma intanto sull'estate 2021 il segno è positivo con numeri che non si vedevano da anni.
IL BILANCIO
«La stagione sta andando molto bene spiega Alessia Dall'O, dietro il banco dell'ufficio del Nevegal -. Nelle giornate di sole ci sono naturalmente più persone, quelle di pioggia sono scariche ma è normale sia così». Il punto informazioni è aperto tutti i giorni ad agosto, mentre a luglio lo è stato solo nelle domeniche. Nel mese scorso ha accolto complessivamente 668 persone, bene ma nulla a che vedere con il boom di questo mese che ha visto una vera e propria riscoperta del Colle e una domanda crescente anche di posti letto.
I PERCORSI
Cosa fanno i turisti del Nevegal? Si rivolgono al punto informativo per avere prima di tutto la cartina della zona, dove cercare sentieri e rifugi. La malga è un punto di attrazione collettivo, a chi arriva da fuori piace la possibilità di entrare in contatto con un ambiente genuino, di vedere le mucche al pascolo e di acquistare prodotti del luogo. Non solo, si usa la località anche come punto di snodo per partire alla scoperta della Valbelluna e, per chi si ferma più giorni, spingersi nella parte alta della provincia. Molto apprezzati sono anche eventuali eventi organizzati nelle vicinanze. «Questo è uno snodo, lo abbiamo sempre detto noi che si trova in una posizione strategica - spiega Francesco Tison, detto Checco Zaino dal nome del beb che gestisce insieme alla moglie -, chi si ferma 5 o 6 giorni usa i primi due per passeggiare in zona, ma negli altri si sposta fino a Cortina o si spinge in giù in Valbelluna. È normale che sia così». Il b&b di Tison ha posto per 7 8 persone ed è praticamente sempre pieno. La sua è una clientela fidelizzata, che torna di anno in anno e ci tiene a passare in Nevegal anche nelle vacanze di Natale. Molti dei visitatori sono amici di persone proprietarie di case sul posto, da qui l'importanza sostenuta da tempo dai residenti di favorire la residenzialità portando servizi e rendendo la località una frazione. «A differenza di altri posti simili al nostro, qui le persone si fermano parecchi giorni perché individuano il luogo come snodo per visitare la provincia e infatti è così prosegue Tison -. Le strutture che funzionano sono quelle con pochi posti, però, un albergo non riuscirebbe a resistere. Se aprisse qualche locale in più lavorerebbe di sicuro, perchè qui il via vai è tale che non si porterebbe via clienti a nessuno».
L'ATTRAZIONE
La panchina gigante fatta installare dalla Pro Loco Pieve Castionese, poi, si sta rivelando un motivo di grande attrazione, tutti la vogliono vedere per fotografarla e conservare il ricordo della gita in Nevegal. I numeri positivi messi a segno dal Colle vanno di pari passo con quelli registrati dallo Iat di piazza Duomo e resi noti qualche settimana fa dall'assessore al turismo, Yuki d'Emilia. Le presenze, anche nel capoluogo, sono aumentate rispetto allo scorso anno e questo lascia ben sperare anche per il futuro.
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Il Gazzettino