CORTINA D'AMPEZZO - La stagione turistica estiva proprio non decolla nei rifugi alpini. L'emergenza sanitaria ha allontanato alpinisti ed escursionisti esteri:...
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IL KIT Il Cai ha annunciato che tutti i rifugi del Club saranno attrezzati con un kit anti Covid: mascherine idonee al lavoro, sanificatore a ozono, termometro per la febbre, saturimetro, cartelli da esporre. «Sono promesse che abbiamo sentito, ma per ora non abbiamo visto nulla. Per aprire abbiamo dovuto dotarci di tutto il necessario, a spese nostre», conclude Dapoz. A San Vito di Cadore, il rifugio San Marco, della sezione Cai di Venezia, è uno dei più vecchi delle Dolomiti, risale al 1895. «È una stagione strana, a sé, non si può fare un confronto con gli anni precedenti, è cambiato tutto esordisce Tania Ossi per ora si lavora davvero poco, esclusivamente con gli italiani, perché gli stranieri sono scomparsi». E le prescrizioni? «Sono disposizioni molto rigide, che cambieranno la nostra possibilità di accoglienza, ma per ora non abbiamo avuto modo di adottarle: non c'è nessuno che pernotta. Lo scorso anno, in questo periodo, c'era già molta gente che dormiva; quest'anno praticamente si fa soltanto ristorazione. Mancano tutti i frequentatori delle alte vie: di qua passano la 3, la 4 e la 5, nella zona del Sorapis e delle Marmarole. Per ora è troppo presto per fare valutazioni realistiche».
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Il Gazzettino