I magredi e le grave si trasformano in mega-pattumiere

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PORDENONE - Non si fa in tempo a disegnare una mappa, che è già tempo di aggiornarla, aggiungendo nuovi punti d'interesse. Due giorni fa ecco l'ultimo episodio: un automobilista, apparentemente senza cattive intenzioni, ha imboccato la stradina che a Cordenons conduce verso i Magredi più profondi e nascosti. Ha cercato il primo bosco, ha accostato e ha lasciato cadere dal bagagliaio della sua auto chili e chili di inerti, probabilmente residui di opere edili. Ha pensato di non essere osservato, ma soprattutto ha creduto che i Magredi fossero una specie di piazzola ecologica. Stavolta però gli è andata male: un cittadino che stava passeggiando nella natura, infatti, ha fotografato la targa dell'auto e ha girato la documentazione alle forze di polizia, che ora provvederanno a punire l'abbandono selvaggio di rifiuti. Pochi chilometri più a nord, ed ecco un altro atto ufficiale. Daniele Querinuzzi, consigliere di minoranza a San Quirino, ieri mattina ha presentato una denuncia formale contro ignoti alla polizia locale del comune dei Templari. Ha fatto riferimento a una situazione di assoluto degrado. Riguarda nello specifico la zona industriale del paese, un'area che ospita colossi dell'economia pordenonese come la Armando Cimolai. E' letteralmente invasa dai rifiuti: strade, marciapiedi, fossi e zone verdi, i sacchetti (aperti o sigillati) spuntano ovunque. Spesso i rifiuti sono lanciati direttamente dai finestrini delle auto in corsa: difficile dunque il controllo...

 
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Il Gazzettino