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PORDENONE - La chiamata alla sala operativa dei Vigili del fuoco è arrivata alle 3.28 di ieri notte. Tra via Roma e viale Martelli, nella galleria del Caffè Milano, un incendio ha divorato rifiuti smaltiti irregolarmente e due bidoni per la raccolta della differenziata. Per effetto del calore la vetrina del negozio di parrucchiera, ormai chiuso da anni, è esplosa. Danneggiate anche le lastre di travertino del palazzo. La sirene dei pompieri hanno svegliato diversi inquilini dei palazzi a ridosso del passaggio che permette di transitare da una via all'altra. Ma in pochi si sono resi conto di quello che stava succedendo. «Sono scesa che la signora delle pulizie del palazzo stava ancora pulendo - spiega Franca Billeci, che abita in fondo a via Roma e gestisce la vicina lavasecco - Qualcuno ha dato fuoco alle immondizie, non sappiamo chi sia stato».
GLI ACCERTAMENTI
I pompieri hanno delimitato l'area dell'incendio con il nastro bianco e rosso che avverte di non oltrepassare il varco rimasto aperto all'altezza della vetrata perché c'è una situazione di pericolo.
GLI INCIVILI
In galleria, prima della rivoluzione della Gea in materia di raccolta differenziata, erano stati posizionati i cassonetti dotati di chiave. Con il tempo le serrature si sono rotte e chiunque poteva gettare le proprie immondizie in quell'angolo, anche chi non risiedeva nella zona. Adesso i cassonetti sono stati eliminati. Gli unici appartengono a un'attività commerciale (che nel rogo ne ha persi due su tre), ma si possono aprire soltanto con le chiavi, nessuno può approfittare per infilarci le proprie immondizie. «Nonostante ciò - spiega la titolare della lavasecco - ci sono ancora persone che continuano a gettare i propri sacchetti accanto ai bidoni. Sono persone che arrivano in auto, parcheggiano e poi vanno a depositare i loro sacchi». Molto probabilmente vivono altrove, si ostinano a smaltire i propri rifiuti senza dividere secco, umido, plastica, vetro e metalli. Se gettassero i propri sacchetti nel luogo in cui vivono, verrebbero subito scoperti e sanzionati dalla Polizia locale. Evidentemente in via Roma riescono a farlo nell'anonimato. E così, giorno dopo giorno, si è creata una situazione vergognosa. È per questo che in molti sono convinti che ad appiccare fuoco ai rifiuti smaltiti irregolarmente sia stato qualche residente della zona che non tollerava comportamenti incivili. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino