TREVISO - Sono percentualmente pochi, ma rappresentano uno zoccolo duro che resiste. Sono i refrattari a ogni tipo di raccolta differenziata, quelli beccati a gettare sacchi di...
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I DATIContarina ha fatto una fotografia dell'abbandono dei rifiuti nella Marca. Nel 2015 sono state raccolte 564 tonnellate di spazzature lasciata in giro; nel primo semestre del 2019 il dato è sceso a 471 su un totale di 221.416 tonnellate di rifiuti prodotte. Altro capitolo riguarda l'uso dei cestini, troppo spesso ritenuti l'alternativa furba alla tradizionale differenziata. Teoricamente dovrebbero servire solo ed esclusivamente per gettare scarti piccoli e non trasportabili a casa. Qualcuno invece li vede ancora come dei cassonetti dell'indifferenziata in miniatura. Anche qui però i progressi si vedono: nel 2015, dai cestini pubblici, vennero raccolte 1.641 tonnellate di rifiuti; nel 2018 il dato è calato a 1.140. «Siamo riusciti anche a fare un profilo di chi abbandona - continua Contò - i cestini, per esempio, vengono utilizzati in modo improprio prevalentemente dai italiani che tentano di ovviare allo smaltimento del secco. Il sacchetto abbandonato e invece il metodo, mediamente, più utilizzato dagli stranieri». Infine ci sono quelli che non svuotano mai i bidoni, circa il 7% delle 220mila utenze di Contarina: «Qui abbiamo varie tipologie. C'è la famiglia italiana composta da persone anziane che vivono in zone rurali e mai adeguata alla novità; oppure famiglie straniere, residenti in periferia, con problemi di comprensione della lingua e con l'autorità. I casi più critici, gli irriducibili, sono 635. Abbiamo proposto delle misure più dure: oltre alla multa, anche il taglio di altri eventuali aiuti ricevuti dai servizi sociali».
Paolo Calia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino